Battesimo del Signore 2020

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Gesù si mostra in fila con i peccatori sulle rive del Giordano. Rivela, in maniera definitiva, che Dio è inequivocabilmente il «Dio con noi», ovvero l’Amore che mi dice: io sto dalla tua parte, sono per te, a tuo favore. Dove sei tu ora, io sono con te, ti accompagnerò, anzi ti precederò ovunque andrai, fosse anche all’inferno.

Il battesimo è perciò la dichiarazione d’amore di Dio per me; di un amore che sta dalla mia parte; che non abbandona, qualunque cosa accada e mi accada; che si prende cura della mia storia senza vergognarsene, perché «non si è vergognato di chiamarci suoi fratelli».

All’incomprensione di Giovanni su ciò che sta accadendo, Gesù risponde: «Lascia fare per ora». Gesù supplica il Battista, e ciascuno di noi, di non impedirgli di starci accanto, di entrare nelle nostre morti, nei nostri sepolcri, nei nostri inferni interiori, perché altrimenti non potrebbe raggiungerci e donarci quella Vita di cui abbiamo terribilmente bisogno.

Per cui conviene a me, a ciascuno di noi, che Gesù si immerga nelle nostre solitudini e nelle nostre ombre più oscure.

A quel punto sentiremo pronunciata dentro il nostro cuore la parola del Padre: Tu sei il mio figlio amato, ti amo per quello che sei e come sei. Amo te per quanto sia grande il tuo peccato e la tua fragilità. Sono qui a prendermi cura di te in quanto te. Io ho vinto la morte, e con essa tutte le morti, quelle che ti porti dentro e con le quali non sei mai riuscito a riconciliarti.

Tratto dal libro Ogni storia è storia sacra di Paolo Scquizzato, Paoline 2019

Si aprirono i cieli e la voce del Padre disse:
«Questi è il mio Figlio diletto: ascoltatelo
.
Marco 9,7

 


KENYA
Lezionario in Swahili

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Le Paoline di Nairobi hanno editato il nuovo Lezionario in Swahili, un’opera di grande significato per la Chiesa cattolica del Kenya e per le altre nazioni che usano la stessa lingua.

Il Lezionario fa uso del testo della Biblia ya Kiafrika, pubblicata dalle Paoline di Nairobi, con l’approvazione della Conferenza episcopale del Kenya e del Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

La realizzazione in tre volumi comprende il Lezionario Festivo, Feriale, Proprio dei Santi, Comuni e altre Messe. Frutto di anni di lavoro e di collaborazione tra la Commissione liturgica della Conferenza episcopale del Kenya e il gruppo editoriale Paoline coordinato da Padre Rinaldo Ronzani, mccj, il Lezionario è stato realizzato grazie alla visione e volontà delle Figlie di San Paolo e all’aiuto finanziario di tanti benefattori. Da Nairobi così scrivono: «Ci sentiamo onorate di poter offrire alla Chiesa dell’Africa questo contributo e siamo profondamente riconoscenti a collaboratori, benefattori, tecnici e tipografi».

 

Missionari uccisi 2019

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Il Mese Missionario Straordinario dell’Ottobre 2019, è stato anche occasione di riscoprire le figure di tanti testimoni della fede delle Chiese locali che hanno speso la vita per il Vangelo nei contesti e nelle situazioni più diverse. L’Agenzia Fides, come ogni anno, ha raccolto le informazioni relative ai missionari uccisi nel corso dell’anno. L’elenco annuale ormai da tempo non riguarda solo i missionari ad gentes in senso stretto, ma cerca di registrare tutti i battezzati impegnati nella vita della Chiesa morti in modo violento, non espressamente “in odio alla fede”.

Secondo i dati dell’anno 2019, sono stati uccisi nel mondo 29 missionari, per la maggior parte sacerdoti: 18 sacerdoti, 1 diacono permanente, 2 religiosi non sacerdoti, 2 suore, 6 laici.

Dopo otto anni consecutivi in cui il numero più elevato di missionari uccisi era stato registrato in America, dal 2018 è l’Africa ad essere al primo posto di questa tragica classifica.

Mentre in passato le uccisioni erano per buona parte concentrate in una nazione, o in una zona geografica, nel 2019 il fenomeno appare più generalizzato e diffuso. Ultimamente si registra una sorta di “globalizzazione della violenza”.

Epifania del Signore 2020

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L’intelligenza vera è quella che non si chiude nel cerchio asfissiante del reale, ma lascia aperta una finestra sull’impossibile.

La felicità dell’uomo non sta nelle risposte, nell’appagamento, fosse pure riguardo alle cose di Dio; ma nella ricerca, nell’inquietudine, nel non accontentarsi – perché, qualora si pensasse di aver scovato Dio, di avere un’idea di lui, allora certamente quello non sarà Dio. Il compito primo di ogni teologia è di suscitare domande, non di fornire risposte.

I Magi trovano un neonato in braccio a una ragazzina di tredici-quindici anni. E si prostrarono e lo adorarono. È il gesto del diventare piccoli e indifesi, perché finalmente in grado di accogliere un’insospettabile presenza.

Questo è contemplazione: intelligenza che scorge la verità in una realtà non immaginata. Questo è adorazione: fare spazio all’insperato. Questo è sapienza: non restare chiusi nella gabbia della propria ragione e dei propri pre-giudizi.

L’Amore si rivela ai piccoli, ai mendicanti, ai cercatori e, in ultima analisi, a coloro che desiderano e osano in quanto rimangono con le mani e il cuore aperti, perché intuiscono che la scienza potrà rivelare il perché delle cose, ma mai il senso.

Solo dopo aver visto e adorato aprirono i loro scrigni. Il dono viene dopo aver ricevuto il Donatore. Si può donare solo ciò che si è ricevuto, e si riceve solo ciò che si è riconosciuto.

Tratto dal libro Ogni storia è storia sacra di Paolo Scquizzato, Paoline 2019

Abbiamo visto la tua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore.
Mt 2,2

 


INDIA
Spettacolo musicale in preparazione al Natale

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Le Figlie di San Paolo di Bandra organizzano ogni anno uno spettacolo musicale, in preparazione al Natale, in varie parrocchie e scuole dell’arcidiocesi di Bombay. L’intero programma, realizzato dalle postulanti, comprendeva l’annuncio a Maria, la nascita di Gesù, la scena di Babbo Natale, il batterista Boy, la danza degli angeli, la renna dal naso rosso di Rudolph ecc. Ogni canto era accompagnato da una breve, chiara e significativa introduzione.

I parrocchiani e gli studenti di varie religioni, hanno accolto con entusiasmo la proposta musicale natalizia. Su richiesta, lo stesso spettacolo è stato messo in scena in due hotel a cinque stelle della città.

Per le Paoline questa manifestazione si rivela sempre un’occasione propizia per annunciare il messaggio di Gesù ai giovani e agli anziani, ai ricchi e ai poveri, ai credenti e non credenti. Gesù è venuto nel mondo per tutti.

 

ITALIA
Le Figlie di San Paolo da 90 anni a Palermo

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Le Figlie di San Paolo giunsero a Palermo il 28 novembre 1929, inviate dalla lontana Alba, dagli stessi fondatori, Don Alberione e Maestra Tecla, con lo scopo di iniziare “l’apostolato della Buona Stampa”. Cominciare la loro missione, come Don Alberione soleva dire, “da Betlemme”, nella semplicità e povertà. Nella celebrazione eucaristica, svoltasi in libreria in occasione della commemorazione di questi “primi” 90 anni di presenza paolina a Palermo, molte le persone che hanno partecipato con gioia, che hanno espresso affetto, stima.

Le sorelle della comunità così scrivono: «Questa benevolenza, oltre a far bene al cuore, ci sprona a continuare con impegno il servizio, credendo che il carisma paolino non può “invecchiare” perché attento sempre alla Parola di Dio e alle capacità umane di sviluppare la creatività e di inventare nuove modalità di comunicazione. I mille volti dell’attività paolina nel mondo testimoniano la passione per il Vangelo, la “Buona notizia”.

Per questi 90 anni di “miracoli” e innumerevoli grazie sgorga dal cuore il ringraziamento: alla terra di Sicilia, alla città di Palermo, ai suoi Pastori, agli amici e collaboratori».

Santa Famiglia 2019

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Giuseppe viene invitato a destarsi dal sonno: «Svègliati!». Al sogno di Giuseppe corrisponde il sogno di Dio, che è sempre quello di risvegliare l’uomo dai propri sogni. Occorre vivere la vita, non limitarsi a sognarla. Giuseppe si sveglia e risponde alla chiamata non con le parole ma con la carne, con i fatti e nella verità.

Obbedire significa ascoltare la Parola e tradurla in opera. In che modo? Prendi con te il bambino e sua madre. Per compiere il grande esodo della vita, per intraprendere il viaggio del compimento di sé, l’invito è di prendere con sé «il Bambino».

Ma il potente di turno si adira e uccide l’innocente. Succede così da sempre; però il Vangelo dice che è stato sconfitto da un bambino, ossia da una logica «altra», inaudita, ossia mai sentita perché non ancora vissuta.

Sul palcoscenico della storia abbiamo i re, i potenti, i violenti da una parte, e dall’altra i sogni, i silenzi, donne e uomini che credono di potercela fare anche se non vincono. Al Signore è sufficiente il sogno, pur fragilissimo, per portare avanti la sua storia, per sventare il disegno omicida di Erode; se non altro, per impedire che esso prevalga a scapito del suo disegno di salvezza, ossia che tutti gli innocenti della storia siano conservati nell’amore.

Tratto dal libro Ogni storia è storia sacra di Paolo Scquizzato, Paoline 2019

La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza
.
Col 3,15.16

 


Natale del Signore 2019

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Libro della genesi di Gesù Cristo. Così ha inizio il Vangelo di Matteo. Gesù di Nazaret è indicato come nuova genesi dell’uomo, ricreazione dell’intero mondo creato.

All’inizio è una lunga lista di nomi, divisa in tre periodi che vanno da Abramo a Gesù, a dirci che Dio si incarna nella storia attraverso la storia di uomini e donne concreti. Le generazioni da Abramo a Gesù sono tre volte 14, o 6 per 7, ossia 42. Con Gesù, primogenito di una numerosa schiera di fratelli, la storia della Promessa raggiunge, sette volte sette, la perfezione, il compimento. Nella numerologia biblica, sette è infatti il numero della perfezione, intesa come compimento, pienezza; sei è invece il numero riferito all’uomo non ancora compiuto, incompleto, e come tale chiamato a raggiungere il suo riposo, la sua totalità nel sette. Ricordiamo che l’uomo, secondo la Genesi, è stato creato proprio il sesto giorno. La storia umana è perciò «inconclusa», in continuo divenire, e diverrà sette volte sette, perfezione raggiunta, se porrà a fondamento Gesù in quanto inizio di una nuova generazione di fratelli: la generazione che si gioca la vita nel dono di sé, nella condivisione del bene e dei beni, e in un amore in grado di andare fino alla fine.

Tratto dal libro Ogni storia è storia sacra di Paolo Scquizzato, Paoline 2019

Ho stretto un’alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza, di generazione in generazione edificherò il tuo trono
.
Salmo 88, 4-5

 


Auguri di Natale del Governo generale

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Carissime sorelle e giovani in formazione,

in questo “primo Natale” del nostro governo, con voi contempliamo e adoriamo il mistero racchiuso nella nascita di Gesù: «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14).

Natale è la storia di un Dio che ha messo la sua gloria in un bambino, che si nasconde nella “carne” dell’umanità, sua dimora sino alla fine dei tempi. «Lui, il Creatore dell’universo, si abbassa sulla nostra piccolezza» (Admirabile signum, 3); ci riconcilia con la nostra fragilità, facendo sì che i nostri limiti, accettati, si trasformino in “luogo” di amore, di comunione, di misericordia reciproca; ci chiede di prenderci cura di Lui chinandoci sui piccoli e sugli esclusi, dando onore a chi è ai margini.

Adorando il mistero dell’incarnazione, sostiamo davanti alla “cattedra” del presepe, come ci invita il nostro Fondatore, per apprendere la lezione dell’amore:

Entrare spiritualmente nella grotta di Betlemme, là dove Gesù dà le prime lezioni, lezione di povertà estrema, lezione di amore: chi è, che cos’è che ha attirato il Figlio di Dio sulla terra a vestirsi di umana carne ed abitare con gli uomini? L’amore…

E, «attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo» (AS 1), alziamoci e mettiamoci in cammino, cercando – in tutto e prima di tutto – «la gloria di Dio e la pace degli uomini», poiché tutto il resto ci sarà dato in più.

Buon Natale, carissime, e grazie per il dono che siete per noi.

Estendete il nostro augurio ai collaboratori laici e ai Cooperatori, ai quali va tutta la nostra riconoscenza per la condivisione del servizio apostolico e per la dedizione all’annuncio del Vangelo in ogni parte del mondo.

Con grande affetto da tutte noi.