Quarta domenica di Quaresima 2020

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Va’ a lavarti

Passando, vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, per- ché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» – che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». (Gv 9,1-9)

Terra e saliva, polvere e parola. Un nuovo atto creativo si compie ai bordi della piscina di Sìloe. Anche qui come al «principio», la terra impastata dalla Parola crea vita, nasce un uomo. Quando nasce un bambino, si dice che « è venuto alla luce », identificando la luce con la vita, perché là dove manca la prima, la seconda non sboccia. Il cieco nato è il simbolo di ogni uomo che, se non accoglie il potere liberante di Gesù, Parola del Padre, resta chiuso nel buio del peccato. Se si lascia toccare e sporcare dalla parola di Dio, inizia a vivere da uomo libero.

La piscina della tua misericordia
Ti ringrazio, Signore,
perché vuoi per me la vita e la gioia.
Ti ringrazio perché sempre ti accorgi di me;
quando io sono accecato dal mio peccato,
tu mi guardi con compassione
e stendi su di me la tua mano.
Grazie, perché sempre mi immergi
nella piscina della tua misericordia
e mi restituisci, libero, alla vita.

Amen.

Tratto dal libro Il Vangelo si fa strada di Roberta Vinerba, Paoline 2019


ITALIA
Coronavirus. Chi ci separerà nuova piattaforma digitale della Cei

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

La Conferenza episcopale italiana offre, tramite una piattaforma digitale, contributi di riflessione, preghiere e notizie per aiutare a vivere questo momento difficile.

Buone prassi, contributi, riflessioni, notizie e materiale pastorale: si trova sul sito https://chiciseparera.chiesacattolica.it. L’iniziativa, si legge in un comunicato, vuole “dare segni di speranza e di costruzione del futuro” a tutti fedeli che stanno vivendo momenti difficili a causa del virus “Covid-19”.

Si tratta – prosegue la nota – di “testimoniare ancora e sempre l’impegno della Chiesa che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunità. La convinzione che ci guida è che le criticità, lo smarrimento, la paura non possano spezzare il filo della fede, ma annodarlo ancora di più in speranza e carità”. La celebrazione della Messa con la partecipazione dei fedeli è stata sospesa con decreto governativo per evitare contagi, ed è dunque per questo che Chi ci separerà mira ad essere “un punto di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza più profondo”.

Il nome del sito, tratto dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani (Rm 8,35), indica infatti “la certezza che, pur circondati da una minaccia, niente potrà mai separarci da quell’Amore che ci unisce, perché figli e fratelli, e ci rende comunità”.

Terza domenica di Quaresima 2020

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

C’era un pozzo

Giunse così a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei, infatti, non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». (Gv 4,5-10)

La donna di Samaria è abituata a essere tenuta in disparte. Una donna in un mondo al maschile, appartenente a un «popolo-non popolo», va ad attingere acqua da sola in un’ora improbabile, segno di solitudine, forse di disprezzo per un modo di vivere ai margini del socialmente tollerato.

Gesù l’aspetta al pozzo, il luogo della quotidiana fatica, per dirle che è amata e che è attesa da sempre. Il pozzo diventa segno di quel costato che, trafitto, donerà a tutti quell’acqua viva che estingue la sete d’amore di ciascuno..

Nei luoghi della fatica
Aspettami, Signore, nei luoghi della fatica,
aspettami nei luoghi dove lascio ferire la mia dignità,
aspettami quando piango,
aspettami quando nessuno mi attende.
Lì apri per me il tuo petto squarciato.
E da questo pozzo di misericordia
rovescia in me il tuo amore infinito,
acqua che disseta la mia sete d’amore.

Amen.

Tratto dal libro Il Vangelo si fa strada di Roberta Vinerba, Paoline 2019


ITALIA
Servire e animare… al tempo della Rete

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Dal 9 all’11 marzo 2020 il Governo generale fsp ha realizzato un incontro di formazione online per il nuovo governo provinciale del Brasile dal tema: Servire la comunione, animare alla missione. Le sorelle del governo provinciale brasiliano si sono dichiarate entusiaste di questa possibilità, da cui hanno ricavato anche idee e stimoli per realizzare a loro volta incontri online con comunità e librerie della Provincia. In pochi giorni, infatti, hanno avuto a disposizione non solo relazioni e sussidi utili ai vari aspetti dell’avvio del loro servizio di autorità, ma anche momenti di dialogo e scambio diretto con la Superiora generale, le Consigliere incaricate dell’animazione, la Segretaria generale e l’Economa generale per gli ambiti di competenza di ciascuna. Questo non sarebbe stato possibile con un unico viaggio o una sola visita in loco.

L’idea di attrezzare la sala del consiglio generale per meeting online era nata prima dell’epidemia del coronavirus, ma la scelta di investire sulla multimedialità si è rivelata davvero provvidenziale in questo tempo di sosta forzata e il problema di non poter viaggiare si è trasformato in opportunità di esplorare altre modalità di presenza e di condivisione.

Anche le sorelle del Governo generale hanno espresso profonda soddisfazione per questa modalità di rendersi prossime alle varie realtà della Congregazione, che consente di immaginare nuove forme di collaborazione, partecipazione e sinodalità, superando le distanze geografiche, le differenze di fusi orari e le restrizioni dei viaggi per motivi di sicurezza.

ITALIA
Comunica il prossimo tuo

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Il comandamento dell’amore, «Ama il prossimo tuo», coniugato nell’epoca del digitale. L’insegnamento di Gesù riletto e attuato seguendo i numerosi inviti e stimoli di Papa Francesco a improntare una comunicazione di prossimità. È da questo che prende vita il nuovo libro di Massimiliano Padula dal titolo Comunica il prossimo tuo. Cultura digitale e prassi pastorale, edito dalle Paoline. Il saggio presentato nella Libreria Paoline Multimedia International, offre «una piccola apologia dell’umano nel tempo digitale», analizzando l’aspetto sociologico e pastorale del ruolo dei media nella società, lanciando quindi una proposta che intende realizzare le indicazioni più volte date da Papa Francesco in occasione delle Giornate mondiali delle comunicazioni sociali.

La presentazione, moderata da Monica Mondo di Tv2000, con la partecipazione di don Paolo Asolan, docente di Teologia Pastorale alla Lateranense e Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale del dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, è stata anticipata dai saluti di sr Anna Caiazza, superiora generale delle Figlie di San Paolo, che nel testo ha ritrovato l’impegno profuso ogni giorno per «comprendere e realizzare» la giusta comunicazione che è alla base dell’evangelizzazione.

Seconda domenica di Quaresima 2020

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Ascoltatelo!

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». (Mt 17,1-5)

La trasfigurazione è questione di occhi: Gesù porta sul monte i suoi amici e dona loro occhi nuovi in grado di vedere l’oltre. Dietro la povera umanità del Falegname di Nazaret possono contemplare la bellezza del Figlio di Dio. La divinità che ora splende, per un attimo, libera dall’opacità la fragilità della condizione umana. Gesù prepara i suoi a quello che accadrà dopo, quando lo vedranno umiliato e crocifisso, schernito e massacrato. In quel momento sarà chiesto loro, nuovamente, di vedere l’oltre, ma non ce la faranno. Solo la Pentecoste darà finalmente occhi per vedere in Gesù la pienezza della divinità.

Un monte anche per me

Ti prego, Gesù, affinché io abbia occhi
per riconoscerti Signore.
Che nelle mie prove
ci sia anche per me «un monte»
sul quale tu mi porti per squarciare
la caligine dell’incredulità
e della non speranza.
Amen.

Tratto dal libro Il Vangelo si fa strada di Roberta Vinerba, Paoline 2019


Intelligenza artificiale

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Si è svolto in Vaticano un convegno intitolato The good Algorithm, Artificial Intelligence, promosso dalla Pontificia Accademia per la vita, con la partecipazione di molte personalità e tanti esperti che hanno preso parte al Workshop. A conclusione dell’evento è stata presentata la Rome Call for AI Ethics, una Carta etica che ha visto come primi firmatari il presidente di Microsoft Brad Smith, e il vicepresidente di Ibm John Kelly III.

Un appello concreto e dalla struttura aperta che muove da un principio fondamentale: l’intelligenza artificiale deve essere al servizio dell’umanità e non viceversa. Papa Francesco, in un discorso letto all’assemblea, così si è espresso «La galassia digitale e la cosiddetta intelligenza artificiale si trovano al cuore del cambiamento d’epoca che stiamo attraversando. L’innovazione digitale tocca tutti gli aspetti della vita e incide sul modo di comprendere il mondo e noi stessi».

Messaggio di sr Anna Caiazza, Superiora generale

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Carissime sorelle,

in questo momento, ai tanti dolori del mondo si aggiunge l’epidemia del coronavirus, che colpisce molti Paesi in cui siamo presenti. Ci atteniamo, come tutti, alle disposizioni precauzionali emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma soprattutto ci uniamo nella preghiera.

Don Alberione aveva voluto la costruzione del Santuario Regina Apostolorum, a Roma, come ringraziamento per la materna protezione della Regina sui membri della Famiglia Paolina durante la seconda guerra mondiale.

La sollecitudine amorevole di questa Madre continui per tutti noi. Chiediamo a lei, con fede, la grazia di essere preservati da questo virus e di proteggere tutta l’umanità.

In comunione.

sr Anna Caiazza
Superiora generale

Prima domenica di Quaresima 2020

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Condotto dallo Spirito

Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.  Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». (Mt 4,1-4)

Nel tempo della prova ci chiediamo: «Chi è, o qual è il cardine attorno al quale ruota la nostra vita? Chi desideriamo sopra ogni cosa?».

Gesù è portato dallo Spirito nel deserto per porre definitivamente una distinzione radicale tra lui e lo spirito maligno, il quale ci spinge ad appoggiare la vita sul potere, sull’avere, sul desiderio malsano.

Gesù lo ha vinto per la sua tenace relazione d’amore e di fiducia con il Padre. Restando uniti a lui nella Chiesa, il nostro desiderio ritrova la giusta direzione, la via sulla quale gli angeli si fanno vicini e si costituiscono nostri servitori.

Gesù ha vinto!
Gesù, nel tempo della prova,
hai desiderato restare nell’amore del Padre.
Nel deserto hai respinto lo spirito che desidera il male.
Aiutami a desiderare il bene,
non smarrire la via che desidera te.
Amen.

Tratto dal libro Il Vangelo si fa strada di Roberta Vinerba, Paoline 2019


Febbraio 2020

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Casa del Padre

NOME DATA LUOGO DI TUMULAZIONE
 Maria – Claudia SARTOR 16/02/2020 Alba
 Gerardina – Maria Gerarda MASALA 24/02/2020 Nule
 Grazia – Giovanna Maria IUPPARIELLO 09/02/2020 Albano
 Giuseppina – Maria Valeria CIPOLLINI 10/02/2020 Roma Prima Porta
 Giuseppina – Elisabetta CARMINATI 21/02/2020 Ossago Lodigiano
 Ines – Margarita Maria BUITRAGO 18/02/2020 Bogotà Cimitero dell’Immacolata
 Mary – Mary Patricia BURKE 04/02/2020 Londra
 Agnese BIONDANI 12/02/2020 Albano