Una chiesa trasformata in libreria

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Non ha perso la sua aura mistica la Boekhandel Dominicanen, cappella gotica del monastero di Maastricht – datata 1294 – che coniuga il sacro e il profano ospitando 45 mila libri messi in bella mostra fra capitelli in pietra, croci e volte affrescate. Questa chiesa domenicana è stata utilizzata come luogo di culto fino al 1796. Ora sta vivendo di nuova vita grazie a un progetto che ha voluto coniugare lo stile gotico originario con tutte le modernità che servono a una libreria nell’era digitale. Dai 750 metri quadri disponibili ne sono stati ricavati 1.200 grazie a dei soppalchi e piani sopraelevati in cui le scaffalature in acciaio si perdono fra le colonne e le volte affrescate.

La libreria si visita come un museo e vive come un centro culturale: ospita oltre cento eventi all’anno e una vastissima collezione di libri nuovi e usati, non solo in olandese ma anche in inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano. Caratteristiche che portano qui «in pellegrinaggio» 700 mila visitatori l’anno.

Preghiera a Maria

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O Maria
Tu risplendi sempre nel nostro cammino
come segno di salvezza e di speranza.

Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati,
che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù,
mantenendo ferma la tua fede.

Tu, Salvezza del popolo romano,
sai di che cosa abbiamo bisogno
e siamo certi che provvederai
perché, come a Cana di Galilea,
possa tornare la gioia e la festa
dopo questo momento di prova.

Aiutaci, Madre del Divino Amore,
a conformarci al volere del Padre
e a fare ciò che ci dirà Gesù,

che ha preso su di sé le nostre sofferenze
e si è caricato dei nostri dolori
per condurci, attraverso la croce,
alla gioia della risurrezione. Amen.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.


ITALIA
Incontrare la gente, là dove vive e opera

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«Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria (Es 10,2). La vita si fa storia»: è il tema della 54esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebra il 24 maggio.

La ricorrenza, anche questa volta, ha trovato i cuori di Paoline e Paolini d’Italia desiderosi di organizzare delle iniziative per far conoscere, sulla spinta delle sollecitazioni del ricco messaggio di papa Francesco per la Giornata, l’importanza della narrazione, del racconto, della memoria, e il valore umano, culturale e pastorale della comunicazione.

La grave emergenza sanitaria creata dal Coronavirus Covid-19, con la chiusura delle librerie, le tante limitazioni e i divieti imposti dalla situazione, ha purtroppo costretto tutti a modificare i propri programmi. Ma questo non ha significato una resa!

I membri della Commissione della SdC (Paoline e Paolini) hanno infatti subito pensato di sfruttare la ricchezza tecnologica offerta dalle varie piattaforme oggi a disposizione, per creare dei piccoli video attraverso cui dare la parola a varie persone (rappresentanti istituzionali, giornalisti, autori, docenti, protagonisti della realtà comunicativa), che potessero  far risaltare, dal loro punto di osservazione o ambito di competenza,  le molte sfaccettature del messaggio di papa Francesco. E così è stato!

Pertanto sia la Settimana della Comunicazione, che il relativo Festival, si svolgeranno anche quest’anno; naturalmente con diversa modalità organizzativa degli eventi: tutti rigorosamente trasmessi on line e in streaming sul sito e sui canali social:

Sito web:        www.settimanadellacomunicazione.it
Facebook:      @SettimanadellaComunicazione
YouTube:       settcomunicazione

A partire dal 4 maggio, con l’intervento di apertura e il saluto di sr Anna Caiazza, superiora generale delle Figlie di San Paolo, varie voci si alterneranno nel corso di tutto il mese, per raggiungere e tener compagnia a molte persone con stimoli di riflessione, parole di incoraggiamento e di speranza.

Abitare il mondo digitale, a contatto con le ansie, le speranze, le attese di miliardi di persone interconnesse, è per noi, come ci ha ricordato l’11 Capitolo generale, impegno di «risposta alle istanze della nuova evangelizzazione e di fedeltà al nostro ministero docente». Vogliamo esserci!

 

STATI UNITI
Ritiro Vocazionale online

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Ogni anno nella provincia USA/ESC si svolge un ritiro vocazionale della Settimana Santa (Holy Week Retreat) nella casa provinciale di Boston. Di solito partecipano 6-12 giovani. Quest’anno, visto che il ritiro di persona non poteva essere realizzato, le suore hanno deciso di proporlo online. Il ritiro online, annunciato sui social, immediatamente ha creato interesse e le vocazioniste hanno ricevuto tante richieste di iscrizione. Alla fine si sono iscritte 43 giovani dagli Stati Uniti e Canada. Alcuni contenuti “live” erano a disposizione solo per gli iscritti, mentre le conferenze e le preghiere erano a disposizione di tutti quelli che volevano seguire. (Il materiale è ancora postato su: www.daughtersofstpaul.com/holyweekretreat2020.)

Durante il ritiro, circa 1.500 utenti hanno avuto accesso al sito; ogni video è stato guardato 150 volte e ogni traccia di preghiera scaricata 140 volte. Il sito ha messo a disposizione anche i link per lo streaming delle liturgie del Triduo Pasquale e l’adorazione. Sono stati proposti anche due video: una riflessione su Come coltivare un cuore apostolico e un tour virtuale della casa editrice Paoline. Durante il ritiro ogni partecipante ha ricevuto una telefonata da una suora e tre sorelle si sono impegnate in un incontro di “domande e risposte”. Un video di auguri di Pasqua e l’ultima traccia di preghiera hanno concluso l’esperienza di ritiro proprio la domenica di Pasqua. Le giovani hanno gradito molto l’esperienza; una di loro ha scritto: «Attraverso questo ritiro ho sentito l’abbraccio di Dio». Diverse giovani che hanno vissuto questa esperienza online desiderano rimanere in contatto con le Figlie di San Paolo per fare un discernimento più serio!

La misericordia non abbandona chi rimane indietro

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Ora, mentre pensiamo a una lenta e faticosa ripresa dalla pandemia, si insinua proprio questo pericolo: dimenticare chi è rimasto indietro. Il rischio è che ci colpisca un virus ancora peggiore, quello dell’egoismo indifferente. Si trasmette a partire dall’idea che la vita migliora se va meglio a me, che tutto andrà bene se andrà bene per me.

Si parte da qui e si arriva a selezionare le persone, a scartare i poveri, a immolare chi sta indietro sull’altare del progresso. Questa pandemia ci ricorda però che non ci sono differenze e confini tra chi soffre. Siamo tutti fragili, tutti uguali, tutti preziosi.

Quel che sta accadendo ci scuota dentro: è tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità! Impariamo dalla comunità cristiana delle origini, descritta nel libro degli Atti degli Apostoli. Aveva ricevuto misericordia e viveva con misericordia:

«Tutti i credenti avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno» (At 2,44-45).
Non è ideologia, è cristianesimo.

Papa Francesco


Giornata del Libro 2020

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Si è celebrata il 23 aprile la 25ma Giornata mondiale del libro del diritto d’autore promossa dall’Unesco. Tante le iniziative nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19: inviti alla lettura, maratone in streaming e attività per far ripartire un settore duramente provato dal lockdown.

Fissata fin dalla sua proclamazione, nel 1995 da parte dell’Unesco, al 23 aprile, data della morte di Cervantes, Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega, questa ricorrenza affonda le radici in Catalogna nella memoria liturgica di San Giorgio, patrono della regione. Qui, secondo la tradizione, le donne rispondono al dono delle rose da parte dei loro innamorati, con un libro. Non a caso i librai di Barcellona sono soliti regalare una rosa per ogni volume venduto.

Quest’anno, a causa delle misure per contenere il Covid-19, la Giornata del Libro si è celebrata prevalentemente in rete. Molte le iniziative per raggiungere i lettori direttamente a casa e per sostenere l’editoria duramente provata dalla chiusura delle librerie.

Il piacere della lettura di un buon libro è una ricchezza da riscoprire, tanto più in tempi di quarantena.

«La lettura è importante oggi più che mai. Leggi e non sarai mai solo», recita lo slogan sul sito dell’Unesco che per tutto il mese di aprile ha invitato la comunità digitale ad esprimere sui social network l’amore per i libri attraverso gli hashtag #StayAtHome e #WorldBookDay.

ITALIA
Arezzo: la comunità si racconta

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Una comunità paolina è chiamata alla missione, ad essere sempre presente sul campo di battaglia… E ad alcuni potrà sembrare strano che la nostra comunità si sia esercitata, per due settimane, in un Laboratorio sulla Lectio Divina, invece di inventare qualcosa “per gli altri” da proporre in questo periodo così difficile. Ma una casa abbattuta non si ricostruisce con lo stesso materiale di prima. Dopo il 12 Marzo, con la chiusura forzata del centro apostolico e di altre attività, ci siamo ritrovate, come tanti nostri fratelli e sorelle, sorprese e confuse e con la tentazione di offrire risposte scontate alle domande che sorgevano nel cuore di tutti. Come affermare che Dio ci sta parlando anche in questa tragedia ed è sempre presente e all’opera? Le parole che siamo chiamate a ridire dovevano scaturire da una lettura più profonda degli eventi e tessute nel silenzio, nell’ascolto, nella riflessione condivisa. Abbiamo così rispolverato quel collaudato itinerario di preghiera, meditazione, contemplazione che ha nutrito la vita di centinaia di generazioni ma che forse avevamo trascurato, risucchiate dalla frenesia di dover essere sempre all’altezza di tutte le situazioni. Anche in questo periodo di forzato isolamento sociale.

Seguendo l’itinerario della Lectio Divina ci siamo abbeverate per due settimane alle acque della parola di Dio racchiusa nelle Scritture, in particolare nel Vangelo secondo Luca, per poi, con sorpresa, ritrovare la stessa Parola viva e pulsante negli eventi che stavamo vivendo. Dio, oggi, in piena pandemia globale non è l’Assente ma il Vivente e l’Operante soprattutto in coloro che si dedicano agli altri senza risparmiarsi, fino al dono totale di sé.

Forse, ora, siamo pronte a non offrire facili risposte “prefabbricate” ma a ridire le stesse parole di sempre con più consapevolezza perché scaturite dall’ascolto, dallo svuotamento di noi stesse e convinte che qualsiasi conversione e cambiamento socio-culturale inizia principalmente da ciascuna di noi. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro come comunità paolina. Siamo certe però che lo spirito sarà rinnovato e le modalità di ascolto della Parola, apprese in questi giorni, non saranno state una parentesi ma lo stile di vita dei giorni che verranno per imparare a leggere la Storia con lo sguardo di Dio.

ITALIA
Voci dalla Provincia Italia

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Paoline.it e Social: attivi h24. Nell’attesa di sapere fino a quando dovremo rimanere confinati in casa, il mondo cambia… e anche il nostro modo di fare l’apostolato sta al passo con i tempi. «In questi giorni difficili, siamo convinti che ognuno di noi, stordito da paura, ansia, timori (legittimi e naturali), abbia bisogno di essere preso per mano, accompagnato, non lasciato solo. Ognuno di noi ha bisogno di trovare nuove forme di quotidianità, di reinventare le ore e le giornate, che sembrano, in questi giorni di “reclusione” forzata, surreali…».

Con queste parole si presenta il nostro essere in rete da apostole, che ha portato all’iniziativa #Fermati e… leggi, gioca, pensa, ascolta e prega, attraverso cui i nostri autori, rispondendo all’appello delle Responsabili editoriali, hanno messo a disposizione tempo e talenti per raggiungere il pubblico dei vari social Paoline con video e articoli. Sono messaggi di vicinanza, momenti di condivisione, preghiera, approfondimento (anche di temi sociali resi più urgenti da questa clausura obbligata), meditazioni con parole e musica, suggerimenti concreti per i catechisti, proposte di giochi e attività per i bambini, idee per gli insegnanti…

Hanno risposto in tanti con entusiasmo, anche lottando “creativamente” con la propria inesperienza tecno-logica o con i mezzi limitati a disposizione. L’iniziativa continuerà per tutto il mese di aprile. Si possono trovare gli articoli su Paoline.it nella sezione Paolinamente > focus, e i video sul canale YouTube Paoline. Video e articoli, inoltre, man mano che vengono pubblicati, sono rimbalzati quotidianamente su tutti i nostri social, in particolare Facebook, Instagram e Twitter. Moltissimi i messaggi di ringraziamento e vicinanza che riceviamo ogni giorno noi e i nostri autori per questo impegno. Cambia il modo di esserci, ma ciò che conta è esserci, per infondere speranza, fiducia, fede: tutti ne abbiamo bisogno, soprattutto adesso.

Inoltre, in questo tempo di chiusura di tutte le librerie, con l’invito State pure a casa. Vi serviamo noi Paolinestore.it si è reso disponibile a consegnare gratuitamente il materiale richiesto 24 ore su 24. Lo slogan che accompagna questo servizio è: La tua libreria Paoline online, con la possibilità tra l’altro di scaricare alcuni prodotti digitali gratuitamente; l’hashtag dell’iniziativa è #solidarietadigitale.

Il buio e la morte non hanno l’ultima parola

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La tomba è il luogo dove chi entra non esce.
Ma Gesù è uscito per noi, è risorto per noi, per portare vita dove c’era morte,
per avviare una storia nuova dove era stata messa una pietra sopra.
Lui, che ha ribaltato il masso all’ingresso della tomba,
può rimuovere i macigni che sigillano il cuore.
Perciò non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza.
Possiamo e dobbiamo sperare, perché Dio è fedele.
Non ci ha lasciati soli, ci ha visitati:
è venuto in ogni nostra situazione, nel dolore, nell’angoscia, nella morte.
La sua luce ha illuminato l’oscurità del sepolcro:
oggi vuole raggiungere gli angoli più bui della vita.
Sorella, fratello, anche se nel cuore hai seppellito la speranza, non arrenderti:
Dio è più grande. Il buio e la morte non hanno l’ultima parola.

Coraggio, con Dio niente è perduto!

Papa Francesco


PAKISTAN
Una lettera dalla comunità di Faisalabad

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Con lo scoppio del coronavirus il mondo intero è improvvisamente cambiato. Qui in Pakistan la gente è povera ma ora è diventata ancora più povera. In questo tempo tragico molti si rivolgono a Dio, ma c’è anche chi sta perdendo la propria fede.

In questa situazione dolorosa e difficile, noi Paoline del Pakistan abbiamo deciso di non chiudere il cuore, anche se abbiamo dovuto chiudere i nostri Centri apostolici e non visitare più parrocchie e scuole. Dio ci ha fornito i mezzi più veloci per raggiungere molte anime con il Vangelo e continuare il nostro apostolato con l’uso dei media digitali. La situazione in cui oggi ci troviamo, ci ha fatto pensare a nuove modalità di annuncio. Con l’incoraggiamento del vescovo mons. Indrias Rehmat, con l’aiuto di molti sacerdoti che condividono le loro riflessioni e con il sostegno di alcuni laici, abbiamo iniziato a registrare il Vangelo e la riflessione quotidiana nella lingua urdu. Questo programma viene poi offerto su WhatsApp. Molte persone apprezzano le belle e significative meditazioni e sono molto grate per la possibilità di ascoltare quotidianamente la Parola di Dio nella lingua locale.

Il vescovo ci ha anche chiesto di fare la registrazione della Via Crucis e della Messa quotidiana e caricarle su Facebook e WhatsApp dando la possibilità, per chi lo desidera, di parteciparvi anche da casa. Grande è la nostra gioia per questo servizio perché, mentre siamo chiuse nelle mura della nostra comunità, possiamo ancora portare la Parola di Dio al nostro popolo.

Come ci dice il nostro padre San Paolo, non dobbiamo aver paura di nulla perché nulla può separarci dall’amore di Cristo.

Una ricordo e una preghiera per tutti.

La comunità di Faisalabad.