BRA
La terra degli antenati

È una delle quattro città piemontesi che intessono la vita, la storia e la vocazione di Giacomo Alberione.

Chiesa di S. Andrea
La Chiesa madre degli Alberione

È in questa chiesa parrocchiale che per varie generazioni i familiari materni e paterni di Giacomo Alberione ebbero il loro centro spirituale. Qui molti della famiglia Alberione e della famiglia Allocco (il cognome della mamma di Giacomo) vennero battezzati, celebrarono il matrimonio, ebbero le esequie. In questa chiesa si sposarono i genitori e vennero battezzati i tre fratelli maggiori di Giacomo Alberione.

(Video a cura di: paoloslavazza)

Santuario Madonna dei Fiori
Protettrice delle madri e dei nascituri

La chiesa è era sorta sul luogo di un doppio prodigio: l'apparizione della Madonna e la fioritura fuori stagione di un prunus selvatico. La Madonna dei Fiori è la Vergine venerata e pregata dalla famiglia Alberione che sperimentò i suoi interventi in molte occasioni. I numerosi ex voto esposti in un corridoio sul lato sinistro del vecchio santuario contengono anche un quadro votivo della famiglia con la dicitura: "p.g.r. Alberione Giovanni 1898".
Giacomo, consacrato dalla madre alla Madonna dei Fiori, le dimostrò sempre una "filiale confidenza". A lei attribuì la sua perseveranza nella vocazione sacerdotale, dopo la burrascosa espulsione dal seminario di Bra nel 1900. Nel maggio 1916 vi andò coi primi paolini per invocare la pretezione di Maria sulla nascente congregazione. Risale e quel giorno il primo gruppo fotografico della Scuola Tipografica.

Seminario minore

Nel Seminario di Bra Giacomo Alberione trascorse quattro anni, dal 5 ottobre 1896 al 7 aprile 1900, giorno in cui il Rettore ritenette opportuno che il ragazzo lasciasse il Seminario per tornare in famiglia. È questo il tempo della crisi, di cui non si conosce la causa e la sua vera entità, del giovane Giacomo. Fu però una crisi provvidenziale che preparò il giovane ad un'altra tappa importante. Nell'ottobre del 1900 entrò nel Seminario di Alba.