Tecnologie, pace, sviluppo umano in tempo di Covid

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Giovedì 9 dicembre si è svolto in Vaticano un incontro per mettere in luce questioni morali ed etiche riguardo l’impatto delle nuove tecnologie nel mondo post-pandemico. Il tema sviluppato è stato «Promuovere lo sviluppo umano integrale e la pace nell’era digitale. Nuove tecnologie nel mondo post-Covid». L’evento, organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, dalla Commissione Vaticana COVID-19, la Fondazione Diplo, Torino World Affairs Institute, Pax Christi International e Catholic University of America, aveva l’obiettivo – si legge in un comunicato – di contribuire al dialogo globale sul ruolo delle nuove tecnologie nell’era postpandemica, in vista di un’ecologia integrale, della giustizia, di un approccio integrato basato su ‘Salute per tutti’ e di un sistema economico più comunitario».

Gli esperti hanno offerto una analisi scientifica ed etica generale mostrando come le nuove tecnologie possano essere messe al servizio dello sviluppo umano integrale, specialmente nei campi della sicurezza alimentare, della sanità integrale, compreso un accesso giusto ed equo ai vaccini Covid-19, del lavoro dignitoso, della pace e della sicurezza, e della promozione di un’economia comunitaria. Per approfondire questi aspetti si è attinto alla visione delineata dal Papa nella Laudato si’ e nella Fratelli tutti.

Lettera di Natale 2021

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Carissime sorelle e giovani in formazione,

il cammino d’Avvento ci conduce ancora una volta alla grotta di Betlemme, là dove prende carne e sangue il mistero che ogni anno contempliamo: «Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio» (Is 9,5).

La Parola eterna del Padre, «Colui che i cieli non possono contenere» (sant’Agostino), viene a noi nel segno della fragilità, si consegna alla povertà della nostra condizione umana.
Da allora, come scrive Christian Bobin, «nulla dell’Altissimo può essere conosciuto se non attraverso l’Infinitamente Piccolo, attraverso questo Dio ad altezza di bambino…». Da allora, per “vedere” Dio non dobbiamo alzare gli occhi al cielo ma abbassarli, perché il Signore è sceso a toccare la nostra umanità, rivelandoci la “gloria”, il valore della nostra esistenza: siamo preziosi per Lui semplicemente perché esistiamo, semplicemente perché siamo uomini e donne.
Da allora, la “gloria di Dio” dimora nella piccolezza e nella debolezza; la sua tenda è collocata nella faticosa e inquieta terra della nostra storia, della nostra quotidianità. Da allora, il sogno di Dio è che facciamo fiorire quei semi di umanità, bontà, speranza, infinito… già presenti dentro di noi.

Natale è appello a prenderci cura della carne viva e fragile di ogni essere umano, perché lì il Verbo si incarna; a chinarci su chi ci è accanto, facendoci teneramente vicini e solidali, vincendo con l’amore ogni mancanza d’amore, divisione, disperazione.

Sorelle, nella notte di Natale e nel passaggio di questo anno ferito dalla pandemia, da violenze di ogni genere, da calamità naturali… sostiamo davanti alla “cattedra” del Presepe, come ci ricorda il nostro Fondatore, per apprendere la lezione dell’amore e viverla, nelle relazioni comunitarie e nell’esercizio quotidiano dell’apostolato:

Dal presepio Gesù insegna la carità e dalla paglia egli ci dice: Ecco come si ama. Molti dicono di amare, ma non vogliono scomodarsi: questo è amore di parole… (FSP47, p. 393).

Buon Natale e sereno Anno nuovo, anche a nome delle sorelle del governo generale. Questo augurio si estenda alle vostre famiglie, ai collaboratori laici, ai Cooperatori, agli amici e ai benefattori, ai quali va tutta la nostra riconoscenza per il loro apporto all’annuncio del Vangelo.

Con grande affetto, in comunione di gioia e di speranza.

 sr Anna Caiazza
superiora generale


Natale del Signore 2021

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Incarnare Dio nel mondo

Luca 2,1-14

Il Natale è fare memoria del nostro compito esistenziale più alto, che definisce il senso del vivere: incarnare il bene divenendo più umani.
Sì, incarnare il bene, o se vogliamo dare carne a Dio, dato che Dio è il bene sommo, l’Amore.
Siamo tutti ‘incinti’ di Dio: dobbiamo partorirlo nel mondo.
Ogni gesto di bene, ogni frammento di luce gettato nella tenebra, ogni segno di cura che dona dignità all’essere umano, ogni parola che edifica, ogni abbraccio che scalda e rimette in piedi, contribuirà ad incarnare Dio nel mondo, dissipando la caligine di buio che avvolge tutta la terra.
La fatica, il dolore, il pianto accompagneranno sempre questa nostra rinascita, questa nostra fatica ascensionale.
Nelle icone antiche, l’immagine della natività rappresentava il Gesù bambino – avvolto in fasce funerarie – deposto in un luogo oscuro, una grotta tenebrosa. «Gesù nasce uomo a Betlemme e muore Dio in croce» (d. Michele Do).
Gesù, e ciascun uomo, nasce seme e solo perché deposto nel terreno della storia dove conosce il lungo lavorio dell’amore, il proprio venerdì santo, sboccerà in tutta la sua bellezza.

Che il Natale sia esperienza dell’acqua che fa fecondare,
del fuoco che accende le potenze assopite,
dell’aria che torna a far respirare
e della terra che fa germogliare vita nuova.

Buona nascita a tutti dunque.
Buon Natale di risurrezione!

Tratto dalle Omelie di don Paolo Scquizzato

 


ITALIA
Messina, un libro sospeso per i detenuti

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Dopo il successo riscosso a Brescia, Napoli, Udine, Lodi, Novara e Palermo, l’iniziativa di un libro sospeso per i detenuti arriva anche nella Libreria Paoline di Messina condivisa con la Caritas dell’arcidiocesi di Messina, l’associazione D’arteventi e i Cappellani della casa circondariale di Messina e di Barcellona Pozzo di Gotto.

La proposta del libro sospeso per i detenuti intende, in tempo di Avvento e Natale, esprimere «vicinanza e amicizia ai carcerati offrendo loro la possibilità di leggere qualche buon libro, di evadere con la fantasia in questo momento di pandemia in cui sono più difficili anche le visite dei familiari. Un libro può aiutare a ritrovare la propria strada. Un libro può cambiare la vita», si legge in una nota della diocesi.

Come si può aderire? Basta entrare in libreria, acquistare un libro in più e lasciarlo nella cesta dedicata (non dimenticando di scrivere una dedica sul segnalibro). Saranno poi gli operatori della Caritas e i cappellani delle carceri a ritirare i libri donati e a consegnarli ai detenuti. L’iniziativa si svolge per tutto il periodo di Avvento e Natale.

ITALIA
Cibo per l’anima. Dona un libro

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In occasione della V giornata mondiale dei poveri, 14 novembre 2021, la Libreria Paoline di Treviso, in collaborazione con la Caritas Diocesana, ha proposto l’iniziativa: Cibo per l’anima. Dona un libro. In un espositore opportunatamente allestito, i clienti hanno potuto scegliere alcuni libri, che sono stati poi donati ai poveri accolti in Casa della Carità; l’iniziativa ha incontrato il favore di numerose persone, che hanno dimostrato sensibilità e solidarietà. Il tutto accompagnato da un grazioso segnalibro: «GRAZIE. Il libro che hai donato è una pennellata di gioia per il cuore dei poveri accolti in Casa della Carità». Un’iniziativa che attualizza bene il pensiero di Don Giacomo Alberione: Fare a tutti la carità della verità perché c’è bisogno anche di un cibo per l’anima.

Quarta domenica di Avvento 2021

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Fare esperienza dell’impossibile

Luca 1, 39-45

«Dinanzi all’annuncio dell’angelo, Maria s’è fatta accoglienza dell’improbabile, del non previsto, dell’impossibile, perché in fondo la vita altro non è che attesa senza oggetto» (Simone Weil).

Affinché vi sia evento, perché l’altro – il sorprendente – possa rivelarsi per ciò che è, è necessario fare esperienza dell’impossibile. Senza questo impatto non si darebbe visione del nuovo, ma solo del sempre lo stesso, della ripetizione.

Dunque Maria appena fatta esperienza dell’impossibile, «si alzò e andò in fretta» a far visita ad una donna bisognosa di aiuto.

A muoverci sarà sempre una forza, un’energia che ci portiamo dentro tutti ma che rischia di rimanere assopita se non si rimane aperti all’azione di un Altro riconosciuto nella sua totale oggettività. È importante fare esperienza del divino in noi, aprirci alla sua azione, silenziosamente lasciare che ci imbeva di lui: solo allora la nostra stessa carne sarà manifestazione di Dio – questo è mistero dell’incarnazione – e solo allora potremmo rialzarci dalle nostre paralisi e cominciare a camminare per cominciare finalmente a prenderci cura di qualcuno.

Maria mossa da un’esperienza vissuta nella carne, raggiunge Elisabetta, altra donna che ha fatto esperienza dell’impossibile, lei sterile da sempre.

Siamo fatti per sbocciare, una vita sterile incapace di portare frutto e di dare colore e profumo, è una vita morta.

Che il Natale sia esperienza dell’acqua che fa fecondare,
del fuoco che accende le potenze assopite,
dell’aria che torna a far respirare
e della terra che fa germogliare vita nuova.
Auguri!

Tratto dalle Omelie di don Paolo Scquizzato

 


ITALIA
Fiera Più libri più liberi

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Dopo essersi fermata per un’edizione a causa della pandemia, Più libri più liberi – la Fiera italiana della Piccola e Media Editoria – è tornata in presenza dal 4 all’8 dicembre alla Nuvola dell’Eur, uno spazio avveniristico e suggestivo di Roma. L’evento editoriale più importante della Capitale, promosso e organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e dedicato esclusivamente agli editori italiani piccoli e medi, compie 20 anni. Un traguardo importante che scommette sul futuro, un domani pieno di incognite ma anche e soprattutto di grandi speranze e aspirazioni.

L’edizione 2021, che ha avuto come tema la Libertà, ha visto la presenza di 484 espositori che hanno presentato al pubblico le novità e il proprio catalogo.

Ma Più libri più liberi non è stato solo questo, il vero cuore della fiera è stato il programma culturale: incontri con autori, reading, dibattiti su temi di attualità, iniziative per la promozione della lettura, musica e performance live che hanno scandito le cinque giornate della manifestazione in una successione continua di eventi per tutti i gusti e per tutte le età.

Presenti fin dalle prime edizioni di questo appuntamento fieristico, le Paoline quest’anno hanno partecipato con una variegata offerta editoriale incentrata in particolare, ma non solo, sul prossimo Natale. Molto ricco anche il programma degli appuntamenti culturali in cui sono intervenuti alcuni autori che hanno presentato i propri libri e coinvolto i partecipanti in un appassionato confronto e dibattito.

Da quest’anno Più libri più liberi ha permesso agli utenti di seguire gli eventi più importanti della Fiera in diretta streaming su una nuova piattaforma: nasce infatti Più Libri TV, da cui è stato possibile vedere in esclusiva gli incontri in diretta sia live che on demand.

NIGERIA
Animazione per ricordare il Beato Alberione

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In occasione dei 50 anni dalla morte del Beato Giacomo Alberione, le Paoline di Abuja hanno organizzato una animazione sul tema di Abusi, Traffico umano, Formazione ai Media, per un gruppo di studenti cattolici della scuola media del Federal Government Boys College, in Wuye Abuja.

Nonostante la scuola sia governativa, hanno partecipato 191 studenti, molto vivaci e interattivi, con la direttrice della scuola e l’insegnante di catechesi.

Al termine dell’incontro, ogni ragazzo ha ricevuto un libretto sulla vita di Giacomo Alberione e un libro sul “Traffico umano”.

Per le Figlie di San Paolo è stata una preziosa occasione per rivivere l’esperienza di don Alberione che diede inizio alla Famiglia Paolina con un gruppo di ragazzi, in Alba.

Preghiamo Dio perché benedica l’impegno di queste sorelle e faccia sorgere nel gruppo vocazioni per la Famiglia Paolina.

Terza domenica di Avvento 2021

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Che cosa dobbiamo fare?

Luca 3, 10-18

«Che cosa dobbiamo fare?» domandano a Giovanni Battista.

«Che cosa dobbiamo fare?» è la domanda che ciascuno, alla fine, si porta dentro quando inizia a presentire la necessità di un senso nella vita.

A quel punto comincia a declinarsi la voce del verbo amare: date, non esigete, non trattenete, non maltrattate, non estorcete. In qualunque stato di vita ti trovi, qualsiasi lavoro tu faccia, in qualunque situazione e momento della vita ti trovi, tu ama: trasforma il piccolo pezzo di terra che ti è stato affidato, in ambiente di giustizia.

L’unica cosa da farsi, per vivere da uomini e donne compiuti in umanità, è diventare più umani. Dobbiamo intessere il nostro piccolo mondo di relazioni di pace, di luce, di accoglienza, di giustizia. Sarà questo l’unico modo per vincere il male fatto e quello subìto. Testimonieremo così Dio nel mondo, ovvero saremo Dio in mezzo agli uomini, lo incarneremo, in ogni dove, gli daremo volto, permettendo che si compia nuovamente il Natale di Cristo, che non sarà a quel punto, mera memoria di un fatto passato, ma gioia e festa di un mondo rinnovato. Ma a Giovanni manca ancora un pezzo. Promette che verrà uno che battezzerà in Spirito Santo. E pulirà la sua aia per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile. A parlare è il profeta che richiama sì alla giustizia, ma non è ancora giunto a fare esperienza del fuoco dell’amore. E la giustizia senza la carità può rivelarsi il peggiore dei mali.

Gesù non avrebbe compiuto nessuna pulizia; non avrebbe diviso tra grano e paglia, buoni e cattivi, santi e peccatori. Perché il suo Dio non brucia nessuno, e non premia alcuno. Il fuoco dell’amore non distrugge se non il male commesso, conservando in un abbraccio per l’eternità chi l’ha compiuto.

Tratto dalle Omelie di don Paolo Scquizzato

 


Visite bibliche virtuali alle famiglie

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Le Figlie di San Paolo di Bandra, Mumbai, hanno organizzato nella chiesa di santa Teresa d’Avila, Girgaum, giornate bibliche virtuali.

In questo tempo di pandemia le sorelle della comunità di Bandra, hanno deciso di fare qualcosa di diverso e innovativo, secondo i segni dei tempi. In cooperazione con il parroco e il consiglio pastorale, si sono stabiliti tempi e modalità per una visita virtuale alle famiglie.

Le novizie insieme alle suore hanno animato i parrocchiani, durante o dopo la Messa, con quiz sulla Bibbia, su santa Teresa d’Avila, e con la proiezione di un cortometraggio sulla sua vita.

Per favorire la formazione sono state messe a disposizione pubblicazioni Paoline e articoli religiosi. Nel suo discorso di ringraziamento il parroco ha detto che era la prima volta che si realizzava una visita virtuale alle famiglie, non solo nella parrocchia, ma in tutta l’Arcidiocesi. Ha ricevuto molti messaggi dai parrocchiani con parole di apprezzamento per il servizio delle Paoline.

Ascoltando le parole di Teresa d’Avila, «Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia», siamo certe che il Signore ha intensificato l’annuncio della Parola nel cuore dei parrocchiani della chiesa di Santa Teresa.