| NOME | DATA | LUOGO DI TUMULAZIONE | |
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Natalina – Silvia ROSSAROLLA | 20/04/2019 | Curitiba (Brasile) |
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Teresa – Maria Rita NUME | 01/04/2019 | Albano (Italia) |
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Penafrancia – Maria Nives MONTECILLO | 25/04/2019 | Lipa |
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Carmela – Maria Domizia DONNIACUO | 16/04/2019 | Albano |
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Danila – Maria Beatrice DAL BON | 18/04/2019 | Albano |
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Giuseppina – Maria Fidelis CATAPANO | 24/04/2019 | Albano |
Paoline Online 59 Febbraio-Aprile 2019
ITALIA Congresso internazionale della Federazione Biblica Cattolica a 50 anni dalla fondazione
Con l’obiettivo di portare la Bibbia sempre più al centro della vita dei credenti, la Federazione Biblica Cattolica (CBF) ha vissuto a Roma il suo Congresso internazionale. Una decina i relatori, diversi momenti di confronto tra i partecipanti e, in chiusura, l’incontro con Papa Francesco.
Tema dell’incontro: La Bibbia e la vita: l’ispirazione biblica dell’intera vita pastorale e la missione della Chiesa – Esperienze e sfide. Il Congresso, che si è tenuto in occasione del 50.mo anniversario della Federazione, inaugurata da Paolo VI il 16 aprile 1969, ha riflettuto sul lavoro svolto e sui frutti riportati dalla Federazione stessa, individuando le sfide per la pastorale biblica nella realtà ecclesiale attuale e delineandone gli obiettivi per i prossimi anni.
La Federazione Biblica Cattolica è una organizzazione internazionale a servizio dell’apostolato biblico secondo le direttive del Concilio Vaticano II. Attualmente è diffusa in 127 Paesi. L’Istituto delle Figlie di San Paolo è da sempre membro associato della Federazione Biblica Cattolica e ne condivide pienamente gli obiettivi: promozione della traduzione e della distribuzione della Bibbia nelle diverse lingue; studio della Bibbia e la produzione di strumenti educativi che la rendano accessibile ai vari livelli; cooperazione tra studi biblici e pastorale biblica; iniziative di pastorale biblica e scambio delle relative esperienze; dialogo interconfessionale basato sulle Scritture, ecc…
A questa edizione 2019 hanno partecipato per le Paoline: sr Noemi Bergamin come rappresentante della Congregazione, sr Teresa Marcazzan per l’East Africa, sr Zuleica Aparecida Silvano per il Brasile e sr Elisabete Corazza per l’Angola.
Giornata mondiale del libro
Il 23 aprile ogni anno si celebra in più di 100 Paesi la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore. Si tratta di un evento patrocinato dall’Unesco che si festeggia dal 1996 a partire da una risoluzione per la promozione della lettura, delle attività editoriali e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il Copyright.
L’idea di una giornata dedicata al libro nacque per la prima volta in Catalogna, promossa dallo scrittore valenziano Vincent Clavel Andrés. L’evento si celebra in una data di grande importanza per il mondo delle lettere, in quanto proprio il 23 aprile morirono tre grandi scrittori, lo spagnolo Miguel de Cervantes, l’inglese William Shakespeare e l’Inca Garcilaso de la Vega.
Prendendo come criterio le iniziative culturali promosse e i progetti presentati in occasione di questa giornata, l’Unesco nomina ogni anno, dal 2001, una Capitale mondiale del libro. Quest’anno stata selezionata Sharjah, città degli Emirati Arabi Uniti, capitale dell’emirato di Sharja, che prende il posto di Atene, nominata lo scorso anno.
Irina Bokova, direttore generale dell’Unesco, ha così commentato: «Apprezzo la scelta di Sharjah come Capitale Mondiale del Libro e gli sforzi intrapresi dalla città per rendere la lettura disponibile a quante più persone possibili, in particolare le popolazioni emarginate, come motore di inclusione sociale, creatività e dialogo».
Le Paoline, che operano nel continente europeo, con uno spirito di profonda collaborazione hanno realizzato specifiche iniziative per ricordare questo evento che riconosce l’importanza del libro e, seppure indirettamente, anche quello dell’apostolato paolino.
Un Patto con il Signore
7 gennaio 1919
Ieri sera il caro Padre ci ha invitati tutti a fare un Patto con il Signore. Il Patto che ha fatto lui: studiare uno e imparare quattro. Stamane nella meditazione ci ha ripetuto l’importanza, i fondamenti, le condizioni, l’invito. La sua parola era infiammata e piena di convinzione e persuasiva. I fondamenti sono: la fiducia in Dio che ha promesso di concedere la sapienza a chi gliela domanda: porta gli esempi di sant’Alfonso Rodriguez e del Curato d’Ars.
Il gradimento di Dio è che si confidi in Lui. Il volere di Dio che questa Casa sia e prosperi: e l’impossibilità nostra di studiare quanto è necessario ordinariamente per imparare.
La fiducia è quella che manca nel mondo, che il caro Padre non ha trovato ancora in nessuno… Ma noi che ci fidiamo di tutto e di tutti meno che di Dio, siamo stupidi e matti e un lunghissimo purgatorio ci aspetta al di là.
Questo è il primo mezzo per imparare: con esso noi sfidiamo pure tutti gli studenti…, noi che studiamo un quarto solo di tempo. Quindi è necessario, per chi viene dal Seminario, spogliarsi delle idee del Seminario: cioè tanto si sa quanto si studia; per chi viene da casa, spogliarsi delle idee che si hanno di casa.
L’importanza del Patto: bisogna farlo sul serio, del resto vi si perde la stima, come usar oro e far chiodi per scarpe. Esso rialzerà lo studio che ora è caduto molto in basso, con esso si progredirà e si faranno miracoli. E così: Dio non vien meno: è così, lo prova la pratica: crediamo che è così.
Le condizioni:
1. Fiducia in Dio; occupare bene il tempo. Chi ha tanta fiducia di credere che farà quattro con uno faccia il Patto, se no, non lo faccia, ma allora neppure studi in Casa.
2. Occupare bene tutto il tempo concesso allo studio ma prometterlo e farlo, se no il Patto è nullo.
3. Promettere di servirci di quanto si impara unicamente per la buona stampa e la gloria di Dio: promessa seria da mantenersi anche a costo di sacrifici e di minor guadagno.
Se non si pongono seriamente queste tre condizioni, non si faccia il Patto che sarebbe nullo.
Invitò tutti a fare con Dio questo Patto che egli ha già fatto e sperimentato, ma ci lasciò pienamente liberi. Dio sarebbe fedele. Non si venga meno da parte nostra, in nessuna condizione. Nella Santa Messa si sono recitate al proposito le litanie della Beata Vergine, il “Veni Creator”, 3 Pater Ave Gloria, uno per ogni condizione che si deve porre.
Prima delle “Ave Maria” il caro Padre recitò la formula del Patto, chi volle la ripeté nel cuore.
La sapienza viene da Dio. Dio in un istante può infonderci più sapienza che lo studio di tanti anni, come ha fatto con i Magi. Egli è indipendente dal tempo e dai libri: la fiducia. La sapienza di Dio è retta e vera: Dio ha fatto tutto bene e non quella di Kant, Carducci, Rousseau e simili. “Chi può capire, capisca” (Mt 19,12).
Quando il nostro Padre parla della fiducia nella Divina Provvidenza non trova più il termine della predica; lo dice egli stesso, le parole gli escono infiammate, i periodi come li detta il cuore, senza vero nesso di parte, ma persuasivi.
Il “PATTO” nel Diario del beato Giuseppe T. Giaccardo
CONGO Ravviva il dono di Dio
Le Figlie di San Paolo della Repubblica Democratica del Congo, nella comunità di Lubumbashi, in collaborazione con l’Archidiocesi, hanno organizzato la Carovana di Gesù. Una iniziative all’insegna dell’Anno vocazionale della Famiglia Paolina che risponde all’impegno delle Figlie di San Paolo presenti in Africa-Madagascar: fare qualcosa per i giovani nel mondo in cui viviamo.
Ravviva il dono di Dio è stato il tema principale di questa iniziativa. Molte le attività realizzate: conferenze, incontri culturali, lettura gratuita, lectio divina, il cammino della croce, ecc. L’intervento di sr Maria Lucia De Souza, arrivata dall’Angola per testimoniare la sua vita missionaria paolina, ha realizzato l’invito di Papa Francesco di «uscire e incontrare i giovani là dove sono, riaccendendo i loro cuori e camminando con loro» (cfr. IL 175).
ITALIA Inaugurato il Centro Dialisi dell’ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale
Un servizio che arricchisce l’offerta sanitaria della zona e valorizza un importante presidio a tutela della salute dei cittadini, come l’ospedale Regina Apostolorum, grazie alla professionalità di dirigenti, medici e operatori.
Il nuovo efficiente reparto potrà contare su dieci postazioni accreditate e altre otto autorizzate, dotate delle più moderne e avanzate tecnologie con dei monitor di controllo e una televisione per il paziente in dialisi.
Hanno preso parte all’inaugurazione la Superiora generale delle Figlie di San Paolo, proprietarie della struttura, suor Annamaria Parenzan, il vescovo di Albano, il vice sindaco, le direttrici generale e sanitaria dell’Ospedale sr Annamaria Gasser e Maria Teresa D’agostino, e le autorità civili, militari e religiose del territorio.
«Un doveroso ringraziamento – ha detto il professor Angelo Catucci – a tutti gli operatori sanitari del Regina Apostolorum e a tutti coloro che si sono adoperati per questa importante meta raggiunta, a beneficio di tutti i pazienti in dialisi e curati nel nostro reparto».
Pasqua di Risurrezione 2019
At 10,34.37-43; Sal 117; Col 3,1-4; Gv 20,1-9
Cristo è risorto! Alleluja!
«Cristo è risorto, è veramente risorto! Alleluja!».
Con queste semplici parole dei primi cristiani desidero augurarvi una Santa Pasqua, perché non si spenga mai in noi la luce della speranza e non venga meno il coraggio nella fede. Infatti, la Pasqua ci chiede di non mollare, di non retrocedere, di non arrenderci. Siamo chiamati a rispondere a chiunque ci chiede ragione della nostra speranza. Ognuno di noi è chiamato a immergere la propria vita nel mistero pasquale di passione, morte e risurrezione di Gesù. In questo grande dono viviamo l’esperienza di Dio che passa (significato della parola “pasqua”) ed è accanto agli uomini e alle donne proprio nel momento del limite umano. Possiamo spingerci oltre ogni limite, ma ci sarà sempre un limite invalicabile o una fine inevitabile. Dio è proprio lì! Non poteva donarci la vita se non avesse proprio Lui attraversato il limite supremo: la morte. Dove l’essere umano è costretto a fermarsi, Dio va oltre.
Nella liturgia della Veglia pasquale, quando la luce del Cero illumina la notte, queste parole risuonano in tutta la Chiesa:
Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte risorge vincitore dal sepolcro. O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà: per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio! Il santo mistero di questa notte sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti. Dissipa l’odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la pace. O notte veramente gloriosa che ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo creatore (Preconio pasquale).
Non posso nascondervi che, ogni qualvolta rileggo questo passo del Preconio, avverto un brivido che mi scende lungo la schiena e sento una carezza sulla pelle dell’anima: chiudo gli occhi e mi lascio afferrare dalla forza sconvolgente e sublime dell’amore misericordioso di Dio, che non solo perdona il peccato ma ridona l’innocenza. È proprio cosi: Dio rialza dopo le cadute, ricostruisce dopo i crolli, apre il cuore dopo le chiusure, illumina gli occhi dopo le cataratte delle tenebre, dona forza e vigore dopo le fatiche e le sconfitte.
Per questo amo la Pasqua: perché ogni volta mi accorgo che Dio non si è stancato di me. Come vorrei tenere sempre in me il dono dell’innocenza restituita, la gioia di essere stato riscattato e liberato a prezzo della vita del Figlio. E resto senza parole, perché vorrei corrispondere nel miglior modo possibile… E comprendo che la vera Pasqua è lasciarsi abbracciare dall’amore di Dio: un amore che trasforma ogni nostro giorno in quel «primo giorno della settimana».
Santa Pasqua!
Salmo 117,23
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta testata d’angolo;
ecco l’opera del Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Pasqua 2019
Carissime sorelle,
alcuni stralci di questa composizione poetica della nostra sorella sr. Annamaria Galliano, mi sembrano un bel dono in questo giorno di risurrezione nel quale l’amore del Cristo ci possiede, ci avvolge (cfr. 2Cor 5,14), ci dà ali come di fiamma…
Con amore e tenerezza, vorremmo far risuonare, in tutti i cuori, le gioiose espressioni di Papa Francesco nella sua ultima Esortazione apostolica:
Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita… Essere giovani infatti, più che un’età, è uno stato del cuore (cfr. Christus vivit, 1, 34).
Pasqua è realmente la pienezza della Vita:
Lo Spirito Santo riempie il cuore di Cristo risorto e da lì si riversa sulla nostra vita come una sorgente… Lo Spirito Santo ci fa entrare sempre di più nel cuore di Cristo affinché siamo colmi del suo amore… della sua luce e della sua forza (ChV, 130).
Mentre ci protendiamo verso l’11° Capitolo generale che ci sollecita ad avere un cuore giovane per alzarci, metterci in cammino confidando nella Promessa, risentiamo l’invito colmo di profezia di Papa Francesco a non perdere il fuoco, a essere creative e audaci, ad allargare gli orizzonti, a valorizzare e alimentare i germi di bene, a tornare all’essenzialità del primo amore, ad aprirci a una ricerca sempre più ardente e appassionata del Signore Gesù.
Ci sentiamo anche noi interpellate a vibrare in sintonia con la Chiesa approfondendo e condividendo, in preparazione alla Giornata mondiale delle vocazioni (12 maggio) e nell’anno vocazionale di FP, le pagine colme di fede e di dinamismo dell’Esortazione postsinodale che porta il nostro sguardo su quella Chiesa giovane che tutti sogniamo.
Auguri carissimi a tutte, alle nostre giovani, a ogni Cooperatore e collaboratore. Le comunità e i centri apostolici diventino sempre di più “luci di speranza”, luoghi che comunicano la bellezza del Risorto, la grazia della comunione, l’incanto e la freschezza di un incontro che trasforma l’esistenza.
Con gratitudine e profondo affetto.
sr Anna Maria Parenzan
superiora generale
Tratta: Conferenza internazionale vaticana
La Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha organizzato dall’8 all’11 aprile, una Conferenza internazionale sulla Tratta di Persone. Si sono confrontati quasi duecento esperti del fenomeno tra vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose provenienti da ogni parte del mondo. Comunicazione e sensibilizzazione i due elementi fondamentali per riuscire a combattere un fenomeno sempre più in ascesa.
Lo scopo dichiarato del meeting, non aperto al pubblico, è stato quello di studiare progetti mirati per rendere del tutto operativi gli “Orientamenti pastorali sulla tratta delle persone”, elaborati dalla stessa sezione del Dicastero e approvati da Papa Francesco.
Altro obiettivo non meno importante, secondo gli organizzatori, è stato quello di “promuovere una comprensione più ampia e approfondita del fenomeno e contribuire a coordinare azioni volte a sradicarlo”.














































