Libri come Libertà

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Dedicata alla Libertà l’edizione numero 10 di Libri Come. Festa del libro e della lettura, si è svolta all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dal 14 al 17 marzo.

Quattro giornate all’insegna della festa nelle quali i protagonisti del panorama culturale e artistico si sono incontrati con il pubblico dei lettori, al di là di ogni confine, mettendo al centro l’oggetto libro. Una manifestazione che in questi anni ha raggiunto oltre 325mila persone, coinvolgendo autori, editori, lettori, attori, politici e giornalisti.

In programma anche l’intervento di molti autori provenienti da diverse zone d’Europa che vedono messo in discussione il concetto di libertà, nelle sue diverse accezioni.

Nella serata finale è andato in scena l’evento di chiusura Libertà va cercando, con proiezioni, riflessioni e musica dal vivo.

Terza domenica di Quaresima 2019

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Es 3,1-8.13-15; Sal 102; 1Cor 10,1-6.10-12; Lc 13,1-9

Dov’è Dio?

Quante volte mi sono sentito porre questa domanda dinanzi a catastrofi, tragedie e malattie. Anche a Gesù chiedono, riportando due avvenimenti della cronaca di allora, il perché. E Gesù risponde che non c’è nessun legame tra una disgrazia e una presunta colpa, tra un peccato e una conseguente punizione. C’è, invece, un’esigenza impellente, forte, chiara: convertirsi.

Convertirsi significa cambiare modo di vedere le cose, scendere nella profondità del proprio cuore e riconoscere i propri limiti e le proprie fragilità; vuol dire essere “intelligenti”: capaci di saper leggere ogni cosa partendo da dentro, dalle pieghe della nostra storia e delle nostre scelte.

Tutti abbiamo bisogno di convertirci, altrimenti saremo come il fico della breve parabola odierna, un albero che occupa spazio, fa perdere tempo al contadino e non produce frutto; ma, nonostante tutto, Dio è paziente: concede tempo a chi fa anche fatica a cambiare, a vivere la sua trasformazione.

Comprendiamo, allora, che Dio sa aspettare perché si fida dell’uomo; sa che l’uomo vive di slanci e di lentezze, alcune cose le apprende con facilità e altre si ostina a rifiutarle, ha tante buone intenzioni e molte volte è incapace di mettersi alla ricerca di risposte autentiche e vere, perché, vedendo attorno a sé il male che porta dolore, sofferenza e lacrime, trova più facile rassegnarsi e ripiegarsi nella risposta più scontata: “è destino!”.

Se solo i nostri occhi fossero attenti a contemplare la sua opera!

A me piace tantissimo l’immagine del contadino, perché ci permette di comprendere ciò che fa Dio con noi: Dio non taglia ma pota; Dio non sradica ma trapianta, Dio non recide ma innesta, Dio non prende ma accoglie.

Perché il nostro Dio non si stanca di mostrarci la bellezza di continue fioriture.

Salmo 102

Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
ti circonda di bontà e misericordia.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.

don Giovanni Di Vitoparroco dei Ss. Erasmo e Martino, Bojano (CB)


ITALIA
90 anni di presenza a Cagliari

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Il 5 febbraio, dies natalis di Maestra Tecla, la comunità di Cagliari ha fatto memoria del 90° anno di presenza nel capoluogo della Sardegna, regione italiana bella, ricca di fede, di cultura e di tradizioni antiche. Una celebrazione di ringraziamento al Signore è stata presieduta dal vescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio.

Un’occasione lieta per fare memoria dell’insegnamento di Don Giacomo Alberione: «Le nostre librerie sono centri di apostolato, centri di luce e calore in Gesù Cristo, per servire la Chiesa e beneficare le anime»; per rendere lode a Dio per il bene seminato attraverso il nostro apostolato specifico in tutti questi anni: con il cinema, la propaganda di casa in casa, con la presenza nelle scuole, nelle parrocchie, con il servizio di evangelizzazione reso attraverso la libreria, con l’animazione e la formazione catechistica, biblica, su tematiche inerenti la comunicazione; per ringraziare per le molte vocazioni sarde, che con generosità e dedizione hanno donato la vita per l’annuncio della Buona notizia del Vangelo, con l’impegno rinnovato di «servire la Chiesa e beneficare le anime», senza dimenticare l’Anno Vocazionale e la preghiera rivolta con fiducia al «Signore della messe che mandi operai nella sua messe».

Per la celebrazione del 90° di presenza delle Paoline in terra cagliaritana, sono state messe in cantiere altre iniziative, che nei prossimi mesi contribuiranno a prolungare la lode al Signore e il clima di festa.

ITALIA
Un segreto di… Famiglia!

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Come da consuetudine, gli juniores della Famiglia Paolina presenti in Italia, si sono incontrati a Roma dal 1 al 3 marzo, per vivere insieme alcuni giorni di formazione. Erano presenti quasi tutti i 10 Istituti fondati dal Beato Giacomo Alberione. Lasciamo a loro la parola:

«Insieme abbiamo vissuto tre giorni di fraternità, approfondimento sulla Bibbia, sui suoi numeri e sul “segreto” del Beato Alberione che sapeva moltiplicare i frutti di tutte le attività…abbiamo fatto l’esperienza che il bene e il bello si può moltiplicare.

Le giornate sono state intense e scandite da alcuni momenti importanti sul tema dell’alleanza biblica e della preghiera di Alberione “Patto o segreto di riuscita”.

Alla fine ci siamo accorti che non solo abbiamo riflettuto sulle “moltiplicazioni”, ma vivendo insieme, come Famiglia, abbiamo toccato con mano come questo sia già avvenuto: abbiamo moltiplicato il bene, le idee, la qualità della preghiera, la possibilità di fare qualcosa di bello, il divertimento, i sogni… L’alleanza biblica, il patto di Abramo è ancora reale e vivo oggi in noi se con fede condividiamo quello che abbiamo!».

 

Seconda domenica di Quaresima 2019

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Gen 15,5-12.17-18; Sal 26; Fil 3,17 – 4,1; Lc 9,28-36

Stare con Lui

Abbiamo sempre letto questa pagina del Vangelo nella prospettiva di un’anticipazione visibile della gloria della risurrezione. Questa volta vorrei sottolineare un particolare, che molte volte sfugge, e che è uno dei pilastri sui quali poggia il cammino della Quaresima: la preghiera.

Luca pone la trasfigurazione di Gesù dopo la professione di fede di Pietro e la proposta radicale ed esigente della sequela: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua» (Lc 9, 23). Si arriva alla gloria dopo aver percorso la stessa strada di Gesù nella donazione di sé per amore. Verrebbe voglia, dopo questa ardua proposta, di alzare le spalle e dire: «È impossibile!».

Gesù prende tre dei suoi discepoli e li porta su un monte a pregare, perché la preghiera fa comprendere meglio la volontà di Dio, apre il cuore ad accoglierla e a trovare il senso da dare alla vita e alle scelte.

La preghiera trasforma e trasfigura. Trasforma il cuore, il modo di vedere le cose, la vita; ti aiuta a mettere Dio in ogni respiro dei tuoi attimi, nei gesti della quotidianità, nelle parole essenziali, nelle mani vuote ma che sanno diventare ricche di accoglienza. La preghiera trasfigura perché ti fa diventare come Colui che ti ama di amore infinito e a prescindere da quello sei, pone in te tutta la sua fiducia, ti mostra la bellezza dello stare con Lui.

È la preghiera che aiuta ciascuno di noi a trasformarsi e a trasfigurarsi; è quel dolce canale che ti riporta sulla frequenza di Dio, che ti fa vedere come sono pieni di luce i suoi occhi, che ti mostra il cuore stesso di Dio e riesci a vederti lì dentro, come tesoro prezioso, al sicuro e protetto. E allora comprendi che potranno toglierti la vita e ogni cosa, ma mai potranno strapparti dal cuore di Lui.

Salmo 26

Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!».
Il tuo volto; Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

don Giovanni Di Vitoparroco dei Ss. Erasmo e Martino, Bojano (CB)


Il Web compie 30 anni

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Il World Wide Web compie 30 anni. L’idea portante, presentata il 12 marzo 1989 dal fisico Tim Berners Lee al Cern di Ginevra, è quella di una rete che permette di collegare fra loro più testi e parole in tanti computer in rete nel mondo. Il primo sito fu lanciato nel 1991 e da allora Internet è esploso, spalancando le porte ad un modo nuovo di comunicare, informarsi, lavorare, inventare.

Oggi però sono ancora molti quelli per cui il web resta inaccessibile, perché fuori dalla loro portata economica o perché non ci sono investimenti tecnologici nei paesi in cui vivono. Secondo l’ultima analisi della Alliance for Affordable Internet (A4Ai), essere connessi rimane letteralmente un sogno per due miliardi di persone nel mondo. I più poveri e le donne sono quelli più colpiti. Invece la più grande preoccupazione per gli utenti connessi riguarda la sicurezza e la privacy.

50 anni del Festival Panafricain du Cinéma

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Il Festival Panafricain du Cinéma (abbreviato in FES.PA.C.O), è un festival cinematografico che si svolge a Ouagadougou, in Burkina Faso, e rappresenta l’avvenimento principale del cinema africano. La visibilità internazionale dell’evento ha permesso a molti giovani registi africani di farsi conoscere nel mondo.

Quest’anno, in occasione del 50° anniversario, è stato affrontato il tema Il cinema al servizio dello sviluppo dei paesi africani. Il FES.PA.C.O è un importante canale di espressione, formazione, comunicazione e sviluppo del continente africano a tutti i livelli.

La Chiesa cattolica in Africa non rimane estranea a questo momento culturale che tocca la vita e il benessere del popolo africano. Riconosce che tutti i mezzi sono buoni per promuovere l’evangelizzazione e per lavorare a favore dello sviluppo integrale.

Gli ideali promossi dal FES.PA.C.O concordano con quelli che sono al cuore della missione evangelizzatrice della Chiesa, e per questo i cattolici del continente lo promuovono e sostengono.

Prima domenica di Quaresima 2019

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Dt 26,4-10; Sal 90; Rm 10,8-13; Lc 4,1-13

Messi alla prova

Essere tentati significa essere messi alla prova. Illuminante un passo del libro del Siracide: «Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione. Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della prova» (Sir 2,1-2).

Se desideriamo essere davanti al Signore, riconoscendo come egli esalta in noi la sua misericordia, la prova della tentazione è necessaria per scrutare la sincerità del nostro cuore, la perseveranza nella preghiera e il coraggio nelle scelte di coerenza alla volontà di Dio. La tentazione è il banco di prova del nostro essere conformi a Cristo nel fare la volontà del Padre, nell’affidarci con fiducia tra le sue braccia, nel vivere quell’amore che genera altro amore con gesti di carità, di misericordia e di perdono.

Il tentatore non mollerà, non si arrenderà e non getterà la spugna. Tanto più ci legheremo al Signore e ci stringeremo a Lui, tanto più ci insidierà con la menzogna dell’apparenza, ci farà vedere tutto con le lenti sfuocate dell’inganno per non riconoscere la mano e l’opera di Dio e, ancor di più, con il tarlo del sospetto farà di tutto per convincerci che Dio non è come quello che ci ha mostrato Gesù. Se già apparteniamo al tentatore non saremo capaci di riconoscere le tentazioni e le prove; ma se lo sentiremo sempre col fiato sul collo, allora avremo la gioiosa certezza di non essere suoi. Anche se le tentazioni saranno pressanti e ci sentiremo presi nella sua morsa, è Gesù che ci indica la strada per saperle superare e vincerle: la Parola di Dio. È Gesù che risponde alle tentazioni con citazioni della Parola di Dio perché, come è scritto nel salmo 119: «Lampada ai miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino».

Non possiamo chiuderci nella paura della sconfitta ma rispondere con la certezza che Dio non ci abbandona nel momento della prova.

Salmo 90

Chi abita al riparo dell’Altissimo,
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.

Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.

Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le sue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.

don Giovanni Di Vitoparroco dei Ss. Erasmo e Martino, Bojano (CB)


KENYA
Educazione Civica nelle scuole

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L’Archidiocesi di Nairobi ha realizzato due simposi sul tema: «Lo Studente, leader e modello di formazione. Lasciate che i piccoli vengano a me… a loro appartiene il regno dei cieli». Giorni di formazione a cui hanno partecipato circa 1800 studenti che ricoprono nelle varie scuole il ruolo di leadership.

Il cardinale John Njue, arcivescovo metropolita di Nairobi, nel suo intervento di apertura ha sottolineato l’importanza di preparare oggi i leader che ci guideranno domani. Per le Paoline gli incontri sono stati momenti preziosi per presentare il progetto Educazione Civica negli scuole. La Chiesa Cattolica Italiana, attraverso l’organizzazione dell’8X1000 ha finanziato 8.193 mini-biblioteche composte da libri, DVD e quaderni intelligenti

Ai partecipanti sr Mary Manje, superiora delegata, ha illustrato l’importanza di questo singolare piano editoriale. Un grande impegno che rappresenta in Kenya una goccia d’acqua nel vasto oceano della formazione ai valori etici e morali e al senso del bene comune nella società.

Ma a che ti serve digiunare

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Ma a che ti serve digiunare

e fare astinenza dalle carni,

se poi con la tua malvagità

non fai altro che addentare il tuo fratello?

Che guadagno ne trai, dinanzi a Dio,

dal fatto di non mangiare del tuo,

se poi, agendo da ingiusto,

strappi dalle mani del povero ciò che è suo?

San Gregorio di Nissa