3a° Domenica d’Avvento 2010

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Abbiamo incontrato Giovanni nel deserto e sulle rive del Giordano con la sua predicazione di fuoco (cfr. Mt 3,11), ma la liturgia della terza domenica di Avvento ci fa porre lo sguardo su un “altro” Giovanni. Dalla vastità del deserto e dalla fluidità del fiume, Giovanni il Battista si ritrova in carcere, nel buio di una cella. La voce tonante e profetica si fa mormorio di una domanda: “Sei tu Colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?” (Mt 11,3).

Ormai in catene, il Battista è oppresso da un grande dubbio: quello di essersi sbagliato! Gesù non corrisponde all’immagine da lui annunciata. Le “opere del Cristo” (Mt 11,2), la cui eco giunge nella prigione, sono segnate dalla logica di un Regno che viene non come “un ventilabro” (Mt 3,12) per spargere al vento le sementi sull’aia e liberarle dalla pula. Gesù, in ciò che dice e fa, si rivela come luce dei ciechi, strada di coloro che zoppicano, guarigione di chi soffre, parola dei non udenti, speranza di chi l’ha perduta, vita di chi non sa più cosa sia.

Giovanni continua a essere profeta fino alla fine, a tenere l’orecchio teso a ciò che avviene al di là delle grate che lo imprigionano, per meditare e comprendere l’agire di Dio. Non ha paura del dubbio, lascia che Gesù stesso sia raggiunto dalle domande che lo tormentano. La sua solitudine non è più quella del silenzioso deserto, è quella che nasce dalla paura di perdere le certezze conquistate a caro prezzo. La grandezza del precursore si nasconde proprio in questo passaggio buio della sua esistenza. Sa attendere la risposta che cerca… Dimostra assoluta obbedienza al Maestro amato perché non azzarda conclusioni proprie, ma umilmente invia qualcuno a chiedere al suo posto la verità su Gesù: “Sei tu?”. La risposta del Messia fa chiarezza su Dio e sull’identità di chi pone la domanda: “È più che un profeta!”. In altre parole, Gesù incoraggia Giovanni a dare testimonianza fino alle estreme conseguenze.


2a Domenica d’Avvento 2010

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L’Avvento è caratterizzato da “presenze” luminose che, come fari nella notte, indicano il cammino verso Colui che viene.
Nella seconda domenica incontriamo la voce di Giovanni il Battista, il testimone della Luce. Una voce decisa, convinta, profonda, portatrice di un annuncio profetico che parla al cuore con il tono dell’urgenza: “Preparatevi a un grande evento! Il Cielo si è avvicinato alla terra, il Regno dell’amore ha aperto le sue porte. Dio stesso ha scelto di rivelare agli uomini la bellezza del suo volto mandando come Re il suo unico Figlio”. Giovanni, conducendoci al di là dell’impero di turno, ci invita ad accogliere la logica misteriosa di un Re che si fa servo di tutti, povero, mite, umile e misericordioso.

“Convertitevi! Il Regno dei cieli si è avvicinato!” (Mt 3,2). È l’invito più serio del Vangelo. Tutti siamo chiamati a scegliere o con Lui o contro di Lui. L’Avvento è il tempo opportuno per meditare sulle nostre scelte quotidiane e su quanto esse siano vicine o no al Regno dei cieli.
Ma vivere secondo il Vangelo del Regno è impossibile alle sole forze umane. Per questo il Precursore, mandato a preparare la via al Signore, ci porta nel deserto, luogo di rinascita. Il deserto purifica il cuore e lo rende capace di ascolto. Un ascolto che apre all’esperienza di Dio e alla novità dello Spirito. Ma perché proprio il deserto? Nel deserto l’uomo impara a dialogare con Dio, impara a chiedere liberandosi della sua autosufficienza, impara a pregare. Nella preghiera, Dio si avvicina e nell’amore ci rivela la nostra identità regale.

Giovanni annuncia la più grande verità della storia: non è l’uomo che si è avvicinato a Dio; è Dio che in Gesù si è fatto eternamente vicino all’uomo.

Preghiera

Signore Gesù,
donaci il coraggio e la radicalità
di Giovanni il Battista
affinché, purificati dal silenzio del deserto,
possiamo diventare capaci di ascoltare
l’Unica Parola che ci fa profeti del Regno
sulle strade del mondo. Amen.


1a° Domenica d’Avvento 2010

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Il significato stesso della parola avvento (dal latino adventus = arrivo, venuta) ci dona la giusta prospettiva nella quale ogni cristiano è chiamato a muoversi.
Infatti tutta la Sacra Scrittura ci parla delle continue venute di Dio nella storia dell’umanità. Venute che in Gesù di Nazareth trovano il loro pieno compimento. In Gesù, Dio si fa eternamente pellegrino sulle strade del mondo per continuare a bussare alle porte del nostro cuore. Ma per noi chi è colui che “viene”? (in greco il verbo venire è al presente e non al futuro). La risposta sincera a queste domande ci darà le precise coordinate del cammino davanti a Dio e ai fratelli.

L’avvento è un tempo di ricerca, di vigilanza, di discernimento. Se colui che viene sarà aspettato soltanto come colui che ci protegge, colui che risolve i nostri problemi, come colui che ci pone al sicuro dalle difficoltà, dalle sofferenze, dalla fatica di credere, dalle esigenze vere dell’amore e del perdono, allora l’avvento risulterà svuotato del suo senso più vero.

L’evangelista Matteo con l’imperativo “siate pronti” (in greco continuate a diventare pronti) del capitolo 24 ci porta direttamente a un passo dalla passione del Signore Gesù. Ma come? Non stiamo andando verso il Natale? Tempo di nascita, di festa, di gioia, di regali? Certo! Infatti! Siamo chiamati alla gioia più profonda perché colui che viene è il Signore Gesù che, nato un giorno a “Betlemme” (in ebraico casa del pane) ha imparato a spezzare il pane della sua vita pagando sulla croce del rifiuto e dell’odio la somma più alta dell’amore.

Gesù si è preparato tutta la vita per “diventare pronto” ad aprire definitivamente sul mondo la porta al Dio che viene.


Bolivia
Formazione Biblica

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Nella città di La Paz, dopo diciassette mesi di intenso lavoro e studio, si è concluso il corso sistematico di formazione alla Bibbia.

Il percorso, incentrato su un primo livello di conoscenza della ricerca storico-biblica basilare, si è sviluppato attraverso una linea biblica temporale ricollegabile alla storia di oggi. Il corso, organizzato dalle Figlie di San Paolo in comunione con la Commissione della Catechesi biblica dell’Arcidiocesi di La Paz, era finalizzato alla formazione degli operatori pastorali dei diversi vicariati e delle parrocchie del territorio. Alla fine del cammino formativo i partecipanti hanno espresso un grande apprezzamento.

Un’esperienza che ha segnato le loro vite tanto da spingerli a proseguire nell’impegno di evangelizzazione permanente nella diocesi di La Paz.

Spain
Giornata mondiale della gioventù 2011

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Siamo arrivati alla GMG, la Giornata mondiale della gioventù che, dal 16 al 21 agosto, si svolgerà a Madrid.

Abbiamo sentito, visto e letto molte cose, naturalmente, e ci auguriamo che tutti vi possano partecipare “in diretta”.

Tutti gli eventi, i servizi, le caratteristiche delle diverse iniziative, le curiosità… le troverete sul sito ufficiale della GMG.

www.madrid11.com  /  www.gmg2011.it

www.radiopopeup.com/radio/

Philippines
Poster-Making Contest

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Tra le iniziative delle Figlie di San Paolo di Pasay City, per la 45a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’originalità va riconosciuta al concorso per famiglie Family Media Poster-Making Contest.

A questo evento, incentrato sul tema della GMCS 2011, hanno partecipato le famiglie dei collaboratori laici, Paulines Lay Mission Partners-PLMP,che lavorano nei vari settori dell’apostolato paolino. Gran parte dei poster in concorso sono stati realizzati da famiglie con bambini.

Diciannove i lavori finalisti giudicati in base a tre criteri: originalità 40%, importanza della tematica 25 %, impatto generale 25%. Suor Clothilde de las Llagas ha presieduto il concorso illustrando come i media digitali: radio, TV, cellulare, internet e social network come facebook e twitter, possono condizionare la vita familiare e le relazioni nell’era post moderna. Richard e Marlene Mandalupe è la coppia vincitrice.

Essi hanno dichiarato che l’utilizzo corretto dei mezzi digitali rafforza l’amore verso la famiglia, gli altri e Dio.

Italy
Anno Europeo del Volontariato

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Il 2011 è l’Anno Europeo del Volontariato. Su decisione del Consiglio dell’Unione Europa, i 27 stati membri celebrano le attività di persone che liberamente e senza fini di lucro dedicano parte del proprio tempo a vantaggio di singoli o della società. Si stima che circa il 20% degli europei occupa una parte del proprio tempo libero ad un’attività di volontariato.

L’obiettivo delle istituzioni europee è quello di promuovere la cittadinanza attiva da parte delle organizzazioni di volontariato, del Terzo settore e della società civile. “Il volontariato – si legge nella Decisione del Consiglio dell’Ue – è una delle dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori europei quali la solidarietà e la non discriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo armonioso delle società europee”.

L’Anno Europeo del Volontariato del 2011 coincide con il decennale dell’Anno internazionale dei volontari promosso dalle Nazioni Unite nel 2001.

Italy
l’Ospedale Regina Apostolorum si rinnova

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Martedì 19 luglio, l’Ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale ha potuto inaugurare la prima sezione completamente ristrutturata del reparto di Chirurgia.
La benedizione del cappellano ai locali e alle persone presenti ha dato inizio alla cerimonia di apertura con il taglio del nastro da parte di suor Antonieta Bruscato, Superiora generale.
Grande è stata la soddisfazione di tutti: malati, medici, operatori sanitari, Figlie di San Paolo, con l’augurio di poter rivisitare in tempi brevi i restanti reparti della struttura ospedaliera. I lavori hanno comportato adeguamenti strutturali, impiantistici, normativi imposti dalle leggi sulla sicurezza oltre che dalle esigenze mutate nel tempo di un migliore confort per i pazienti.
In momenti di difficoltà per la sanità italiana, questo impegno è servito a ridare speranza agli operatori che hanno potuto constatare ancora una volta come l’attenzione al malato, mission di ogni ospedale, al Regina Apostolorum è sempre più un punto di eccellenza.