Italy
Il Nobel per la pace a tre donne

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Il Premio Nobel per la Pace 2011 è andato a tre donne coraggiose, Ellen Johnson Sirleaf, presidente della Liberia, Leymah Gbowee, attivista liberiana e Tawakkul Karman, attivista yemenita.
La Sirleaf è la prima presidente donna di uno stato africano; la Gbowee è un’attivista pacifista; la Karman si occupa di diritti delle donne e democrazia nello Yemen, Paese negli ultimi mesi in preda a gravi conflitti sociali e politici.
Il premio rappresenta, secondo le intenzioni del comitato per il Nobel, un riconoscimento “per la loro battaglia non violenta per la sicurezza delle donne e per il diritto delle donne di partecipare in pieno al lavoro di costruzione della pace”.
Come Paoline, ci rallegriamo per questa attestazione alla straordinaria originalità del contributo femminile nell’avanzamento del progresso civile e sociale del mondo contemporaneo.

Novena a Gesù Maestro Via Verità e Vita

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Introduzione
Il presente fascicolo vuol essere un aiuto a vivere la novena a Gesù Maestro con San Paolo e la Chiesa in questo tempo di grazia in cui ci prepariamo a celebrare il centenario della Famiglia Paolina. 
La prima lettera ai Corinti, i Lineamenta del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione e quanto don Alberione ha messo per scritto, ricordando i primi 40 anni del cammino di Famiglia Paolina, si illuminano e si completano a vicenda. Ci auguriamo che siano per noi “parole di vita” che ci ravvivino nelle due grandi passioni della paolina: Gesù Maestro e l’umanità.
 
Il sussidio propone ogni giorno:
L’ingresso nella preghiera di lode con  l’Invitatorio,
                   un breve brano di Abundantes Divitiae
                   che richiama il tema della giornata.
 
Lettura:    Ia lettera ai Corinti
                 Lineamenta del Sinodo sulla nuova  evangelizzazione
 
Spazio di interiorizzazione/confronto
 
Salmo di lode e Magnificat
 
Canto finale

Le tappe di questo itinerario sono otto. La vigilia si consiglia di celebrare i primi vespri propri.

 


Madagascar
Il miracolo della Bibbia

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Voi siete capaci di far miracoli sono queste le parole che sr. M. Antonieta Bruscato, superiora generale delle Figlie di San Paolo, ha rivolto con convinzione alle Paoline del Madagascar di fronte alla loro ferma decisione di portare avanti la richiesta “titanica” della Conferenza Episcopale del Madagascar: “redazione e stampa della Bibbia in malgascio”.

Il desiderio di rispondere a Dio è divenuto un sì comunitario alla Chiesa e al popolo del Madagascar. Il miracolo della Bibbia si è realizzato grazie all’impegno generoso e costante di ogni sorella e “alla mano di Dio che ha guidato il tutto giorno e notte”.

La gioia di donare alla gente del Madagascar la Sacra Scrittura nella lingua locale ha vinto ogni difficoltà e paura di non riuscire. La Provvidenza ha fatto confluire in tale realizzazione anche l’aiuto di molte sorelle della congregazione.

La nascita della Bibbia in lingua malgascia resta un evento comunitario, congregazionale ed ecclesiale di grande respiro che darà a Dio la possibilità di raggiungere il cuore del suo popolo anche in lingua malgascia.

Lettera


Congo R. D.
Mi hanno dato fiducia e oggi… sono un felice scrittore!

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Nel corso della Celebrazione di apertura del Centenario, tenutasi a Lubumbashi il 20 agosto, uno dei nostri collaboratori del Katanga, Gabriel Ilunga, è intervenuto per esprimere la gratitudine alla Figlie di San Paolo.

Condividiamo con gioia la sua testimonianza:

“Il mio nome è Gabriele Ilunga. Sono scrittore, sociologo e consulente di comunicazione. Di nazionalità congolese, vivo nella città di Lubumbashi, Repubblica Democratica del Congo. Ho incontrato le Figlie di San Paolo quando ero adolescente e già dal primo incontro ho ricevuto subito tanta fiducia. E così mi recavo spesso nella loro sala di lettura e passavo tanto tempo a leggere. Pian piano la riflessione e la lettura hanno favorito la mia crescita. Le prime due suore che accompagnarono il mio cammino mi hanno trasmesso una grande passione per il libro: “Solo chi è stato educato a leggere continuerà a sentire il bisogno di farlo per il resto della vita”. Più tardi le Paoline mi aiutarono anche ad arrivare all’università di Lubumbashi e per me si aprirono così le porte del futuro. Oggi sono un felice scrittore di numerosi articoli e diversi libri, piccoli risultati del grande albero della Famiglia Paolina. Immensa gratitudine alle Figlie di San Paolo che hanno suscitato in me l’amore a Dio, al prossimo e alla Beata Vergine Maria. Concludo con una frase del beato Giacomo Alberione a me particolarmente cara, piena di senso e verità: Oh! Scrittore paolino, il frutto dipende più dalle tue ginocchia che dalla tua penna!”.

Italy
46ma GMCS – Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione

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È Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione il tema scelto da Benedetto XVI per la prossima 46ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che sarà celebrata in molti Paesi del mondo la domenica che precede la Pentecoste (nel 2012, il 20 maggio). Commentando il tema scelto oggi dal Papa, il Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali evidenzia “il desiderio del Santo Padre di sintonizzare il tema della prossima Giornata Mondiale, con la celebrazione del Sinodo dei Vescovi che avrà come tema, appunto, La nuova evangelizzazione per la trasmissione della Fede cristiana.
La straordinaria abbondanza di stimoli della società della comunicazione porta in primo piano un valore che, a prima vista, sembrerebbe addirittura in antitesi ad essa. Nel pensiero di Benedetto XVI il silenzio non è presentato semplicemente come una forma di contrapposizione a una società caratterizzata dal flusso costante e inarrestabile della comunicazione, bensì come un necessario elemento di integrazione. Il silenzio, infatti, proprio perché favorisce la dimensione del discernimento e dell’approfondimento, può esser visto come un primo grado di accoglienza della parola”.

Kenya
È morta Wangari Maathai, Nobel per la pace 2004

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Attivista per i diritti civili e delle donne, Wangari Maathai aveva 71 anni ed era ricoverata in un ospedale del Kenya.
L’annuncio della morte è stato dato dal movimento Green Belt Movement, da lei fondato, che ha piantato come lotta alla desertificazione in Africa, oltre 30 milioni di alberi. Wangari Maathai, prima donna africana a ricevere il prestigioso riconoscimento, aveva ottenuto il Nobel nel 2004 per il suo impegno a favore della conservazione della natura, i diritti delle donne e una maggiore trasparenza nei governi.
Stoccolma riconobbe la sua capacità di coniugare le battaglie ambientaliste a quelle per la sostenibilità alimentare e per i diritti delle donne nel continente africano. Negli ultimi anni il lavoro di Wangari si è focalizzato sulla situazione dei diritti umani in Kenya. Per il suo impegno per un Kenya multietnico e democratico, è stata diffamata, perseguita, arrestata e picchiata.

Brazil
Un nuovo libro per dare senso alla sofferenza

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A Cruz em Paulo (La Croce in San Paolo) è il titolo del libro lanciato dalle paoline della città di Fortaleza. L’autrice sr Ágda França, fsp prende per mano il lettore aiutandolo a ripensare alle proprie esperienze di fede e di sofferenza per poter trovare significative chiavi di lettura.
Comprendere la propria vita e il proprio dolore alla luce dell’apostolo Paolo è una vera sfida per il cristiano di oggi. Paolo che ha incontrato Cristo proprio nel momento in cui è “caduto a terra” aiuta tutti a fare quel cammino di luce che porta a contemplare sulla croce l’Amore che fa risorgere ogni cuore.
Il lancio del libro è stato accompagnato da un’illuminante conferenza da parte dell’autrice che oltre a raggiungere i partecipanti presenti all’evento, ha potuto entrare anche in molte case grazie alla possibilità offerta dalla Radio Dom Bosco e approfondire così il contenuto del libro all’interno di un programma missionario.

Siate Figlie di San Paolo

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G. “Siate degne Figlie di San Paolo” (cf FSP34 p. 87).
Questo invito, ripetuto spesso dal Fondatore, risuona per noi con particolare forza. E’ il giorno della riconoscenza e della lode per le “abbondanti ricchezze di grazia” che ci sono state riversate in dono nei 96 anni di vita della Congregazione. Ed è anche il giorno della richiesta di perdono: “la storia delle divine misericordie”, si è intrecciata con la “storia umiliante delle incorrispondenze all’eccesso della divina carità” (cf AD 1). Questa storia, che guardiamo con rinnovato senso di stupore e di meraviglia, ci fa percepire la potenza e la dolcezza della mano del Signore che è sempre stata su di noi. Davanti al Maestro Eucaristico, lasciamo che il nostro cuore si effonda nell’amore e nell’adorazione.

Canto: Cristo è la luce (n. 112 strofe 1-3) esposizione di Gesù Eucaristia

IL. “Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli, ma perché il Signore vi ama” (Dt 7,7).
Rit. Adoramus te Domine
2L. “Considerate la vostra vocazione… Dio elesse le cose tenute per stolte dal mondo per confondere i sapienti; e le cose deboli del mondo per confondere i forti. E le cose ignobili e spregevoli secondo il mondo e le cose che non sono, affinchè nessuno si possa vantare dinanzi a Lui. E’ per Lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza e giustizia, santificazione e redenzione” (1 Cor 1,26-30).
Rit. Adoramus te Domine
IL. “Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi. Perseverate nell’amor mio… Vi ho detto questo affinchè in voi dimori la mia gioia e la gioia vostra sia perfetta. Il comandamento mio è questo: che vi amiate scambievolmente come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di quello di colui che da la vita per i suoi amici… Non siete voi che avete eletto me, ma io ho eletto voi, e vi ho destinati perché andiate e portiate frutti e frutti duraturi” (Gv 15,9-16).
Rit. Adoramus te Domine
2L. “E’ una grazia grande che il Signore ci ha fatto: darci la vocazione e la vocazione paolina! E’ una grazia grande! E abbiamo la promessa che il Signore è con noi, dobbiamo averla questa fede! Nella nostra chiesa sta scritto: ‘Non temete, io sono con voi’. Se il Signore è con noi, di che cosa dobbiamo temere? La nostra vocazione è così bella, così grande! Raccomandiamoci a san Paolo. Possa san Paolo fare delle sue figlie tante copie di lui: apostole generose, che lavorano per far del bene e per arrivare in paradiso con tante anime” (CSAS 67).
Rit. Adoramus te Domine
IL. “Benedetto sia Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cicli in Cristo. In Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità” (Ef 1,3-4).
Rit. Adoramus te Domine

2L.
Dal racconto di Maestra Teda
“Quando il Signor Teologo, per la prima volta che l’ho visto, mi parlò della nuova istituzione di figlie che avrebbero vissuto come suore e che per ora si incominciava col lavorare pei soldati, per conto mio ne fui subito entusiasmata… Avevamo nel Sig. Teologo la massima fiducia e il nostro cuore riposava tranquillo sapendo d’essere guidate da un buon Padre che cercava solo il nostro bene” (Le nostre origini, p. 7.10).
IL. Dalle Circolari del Beato Giacomo Alberione “Dal 1910… voi Figlie di San Paolo siete state pensate, desiderate, preparate, nate, cresciute…. Ricordate quale sia la vostra origine; poiché il fine per cui il Signore si degnò chiamarvi sta in tale concetto; così pure il vostro nome, il vostro programma, il vostro dovere, la vostra preghiera, la vostra via, il vostro cuore, il vostro premio” (CVV 67).

2L.
“Prego tanto per voi, per tutte, che tutte possiamo arrivare alla santità cui siamo chiamate. Queste cose ve le scrivo non solo con la penna ma col cuore. Vi desidero tutte sante, per questo ho offerto la mia vita, per tutte, che arriviamo alla santità che il Signore vuole da noi” (M. Teda, Natale 1961).

Adorazione silenziosa
G. Il Primo Maestro, ripensando all’opera di Dio nella Famiglia Paolina diceva: “Tutto ci porta al Magnificat”. Cantiamo anche noi il nostro Magnificat per ringraziare il Signore delle grandi grazie che ci ha elargito e insieme riporre in Lui ogni nostra fiducia.

Canto del Magnificat
G. Ci apriamo al cammino che ci condurrà al centenario di fondazione, invocando nel nostro cuore la luce e la forza dello Spirito perché rinnovi sulla nostra Congregazione e su tutta la Famiglia Paolina una nuova Pentecoste. E soprattutto perché lo Spirito ravvivi nei nostri cuori il carisma paolino e ci renda vere “Figlie” dell’Apostolo Paolo.

Padre nostro e riposizione del Sant
ìssimo
IL. “Crescete, mo Implicatevi, inondate la terra; ma soprattutto siate sempre più le Figlie di San Paolo. Così prego, così auguro” (CVV 214).
Canto: Andate in tutto il mondo (n. 45)

“Siate degne Figlie di San Paolo”
(Beato Giacomo Alberione)

Pentecoste 2011

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SPEGNIMENTO DEL CERO PASQUALE

Terminata l’orazione alla fine dei Secondi Vespri la guida fa una
breve introduzione alla liturgia della luce.

Guida:
Sorelle, nella notte che ha dato vita al “lietissimo spazio” del tempo Pasquale, il giorno di cinquanta giorni, all’accensione del Cero abbiamo acclamato a Cristo nostra Luce. E la luce del Cero pasquale ci ha accompagnato in questi cinquanta giorni e ha contribuito non poco a farci ricordare la grande realtà del mistero pasquale. Oggi, nel giorno di Pentecoste, al chiudersi del tempo di Pasqua, il Cero viene spento. Questo segno ci è tolto, anche perché, allenate alla scuola pasquale del Maestro Risorto e infuocate dal dono dello Spirito Santo, ormai dobbiamo essere noi “Luce di Cristo” che si irradia e che come colonna luminosa passa nel mondo per guidare le sorelle e i fratelli nell’esodo verso la “terra promessa”. Vedremo ancora, nel corso dell’anno liturgico, risplendere la luce del Cero pasquale soprattutto in due importanti momenti del cammino della Chiesa: per la prima Pasqua che vivranno i suoi figli col Battesimo, e per l’ultima Pasqua, quando, con la morte, faranno ingresso nella vera vita.

Assemblea:
O luce radiosa,
                        eterno splendore del Padre, Cristo Signore immortale.

Lettrice:
O Sole di giustizia, raggio benedetto, prima fonte di luce, o ardentemente desiderato, al di sopra di tutto; gioia del bene, visione di speranza soddisfatta, Cristo creatore, Re della gloria, certezza di vita, colma i vuoti della nostra voce con la tua Parola onnipotente e offrila come supplica gradita al Padre tuo altissimo.

Assemblea:
O luce radiosa,
                        eterno splendore del Padre, Cristo Signore immortale.

Lettrice:
Splendore della gloria del Padre, che diffondi il chiarore della vera luce, raggio della luce, fonte di ogni splendore. Tu, giorno che illumini il giorno, Tu vero sole, infondi nei nostri sensi la fiamma del tuo Spirito.

Assemblea:
O luce radiosa,
                        eterno splendore del Padre, Cristo Signore immortale.

Lettrice:
Tu sei la lampada della casa paterna che illumina di luce soffusa.
                 Tu sei il sole di giustizia, il giorno che mai volge al tramonto, la luminosa stella del mattino.

Assemblea:
O luce radiosa,
eterno splendore del Padre, Cristo Signore immortale.

Lettrice:
Tu del mondo sei il vero datore di luce, più luminoso del pieno sole, tutto luce e giorno, illumini i profondi sentimenti del nostro cuore.

Assemblea:
O luce radiosa,
                        eterno splendore del Padre, Cristo Signore immortale.
Assemblea: O Luce dei miei occhi, dolce Signore, difesa dei miei giorni, illumina Signore, il mio cammino, Tu sola speranza nella lunga notte.
                        O viva fiamma della mia lucerna; o Dio, mia luce.

Assemblea:
O luce radiosa,
                        eterno splendore del Padre, Cristo Signore immortale.
Mentre si canta l’ultima acclamazione, una sorella spegne il Cero pasquale e, subito dopo, si proclama l’orazione.

Guida:
Degnati, o Cristo, dolcissimo nostro Salvatore, di accendere le nostre lampade; costantemente rifulgano nel tuo tempio alimentate da te che sei la luce eterna. Siano rischiarati gli angoli oscuri del nostro spirito e siano allontanate da noi le tenebre del mondo. Fa’ che vediamo, contempliamo, desideriamo te solo, te solo amiamo, sempre in attesa operosa di te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.  Amen.
In canto:

                Regina coeli, laetare, allelùia:
Quia quem meruisti portare, allelùia,
Resurrexit, sicut dixit, allelùia.
Ora prò nobis Deum, allelùia.