Telepace compie quarant’anni

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Quarant’anni di trasmissioni: tanto festeggia quest’anno l’emittente cattolica italiana che diffonde, in modo particolare, le udienze e le celebrazioni del Papa Francesco. Incontrando il personale il Pontefice ha augurato a tutti di continuare ad essere voce di chi non ha voce.

Di Telepace il Papa ha messo anche in luce la vocazione al servizio autentico «a Dio e all’uomo nella Chiesa», come recita il motto dell’emittente, e la scelta di affidarsi totalmente alla Provvidenza non accettando alcun tipo di pubblicità.

Il logo di Telepace è una colomba con un ramoscello d’ulivo. L’augurio è quello di mantenersi sempre una «televisione della pace», dono di Dio e conquista dell’umanità, e al personale di essere «colombe di pace e di volare nell’etere con le due ali della preghiera e della carità».

sito: www.telepace.it

INDIA
Concerto di Natale

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In preparazione al Natale le Paoline di Bandra hanno tenuto il loro annuale Concerto. Uno spettacolo coinvolgente intercalato da una voce narrante che ha ripercorso i momenti più significativi della nascita di Gesù. Il coro formato da sei Figlie di San Paolo si è impegnato nella preparazione di questo evento musicale per aiutare le persone a gustare la letizia e la gioia del Natale. Cantare insieme è sperimentare la bellezza del collaborare e unirsi in un unico armonico suono.

GRAN BRETAGNA
Piccoli segni di festa

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Nella Libreria Paoline di Glasgow in Scozia, ogni martedì del tempo di Avvento, i bambini di alcune scuole dell’Archidiocesi guidano un momento di preghiera attorno alla Corona d’Avvento. Dopo la preghiera il Coro esegue alcuni canti che aiutano a creare la magia e l’atmosfera del Natale. Piccoli segni di festa per tutte le persone presenti in libreria che invitano a preparare il cuore al Signore che viene.

Terza domenica di Avvento 2018

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DONA IL BELLO DI TE

Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha (Lc 3,11).

Forse anche tu hai provato a cercare il regalo più bello per una persona che ti sta particolarmente a cuore. Un regalo speciale, unico, originale, insomma che sia all’altezza della situazione, e soprattutto che possa essere gradito a chi lo riceve. Fare un dono gradito significa, in qualche modo, conoscere i gusti e i desideri dell’altra persona, ma allo stesso tempo essere disposti a donare qualcosa di se stessi.

In questa terza domenica di Avvento, chiamata anche domenica della gioia, l’evangelista Luca ti invita a fare un regalo molto speciale a tutti coloro che incontrerai sul tuo cammino: «una tunica». Sì, proprio una tunica! Si tratta di un abito che non puoi comprare in nessun negozio al mondo. Solo il cuore possiede il filo per tesserlo. Per comprendere meglio ti racconto una storia: la prima volta che un essere umano provò a indossare degli abiti, furono foglie di fico (cfr. Gen 3,7); peccato che si trattò soltanto di una copertura di difesa: tra vergogna e disobbedienza, paura e nascondimento. La seconda volta ci provò Dio stesso: confezionò «tuniche di pelli» per avvolgere e custodire nell’amore la fragilità delle sue creature. Dio è stato il primo a vivere l’appello dell’Avvento: «Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha».

Ma la tunica nasconde un altro mistero che la Bibbia desidera consegnare a te oggi. Quando il libro della Genesi (3,21) parla di tuniche di pelli, gioca con le somiglianze delle parole. I maestri d’Israele ci insegnano che dalla somiglianza delle parole nascono nuove scintille di significato. Ora la parola «pelli» nella Bibbia ebraica è scritta così: `ôr. Ma c’è un’altra parolina molto simile, con lo stesso suono, ed è ´ôr, che significa «luce». Dalle pelli alla luce: il passo non è breve, ma possibile. Regalare una tunica a chi non ne ha, significa regalare «il Bello di te», cioè quella luce che solo Dio può accendere…

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto. 

(Sal 104,1-2)

Francesca Pratillo, fsp

PASKISTAN
Una testimonianza da Faisalabad

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È difficile credere ai miracoli ma noi ne abbiamo vissuto uno in prima persona e non possiamo che cantare le meraviglie del Signore!

Dopo l’invito, a sorpresa, del Vescovo di aprire una libreria a Faisalabad – avevamo da poco avviato una presenza a Multan – è subentrata la gioia profonda di questa richiesta come dono di Maestra Tecla alla Delegazione per il giubileo della Casa di Lahore.

Tutta la Delegazione fremeva di gioia e di nuovo slancio apostolico, specie le giovani. Ad accrescere l’entusiasmo è giunta la notizia che dall’Italia sarebbe arrivato un container con tutta l’attrezzatura della libreria di Pavia e della comunità di Cosenza, due città da dove le Paoline si sono ritirate con grande dispiacere e sofferenza. È stato un segno che il seme della presenza paolina si trasferisce ma non muore.

Poi è iniziato il lungo tormento per non riuscire a sdoganare la spedizione. Ogni giorno sorgeva un nuovo intoppo burocratico. Ma noi pakistane, con la tenacia proprio di chi è abituato a lottare, abbiamo bussato a tutte le porte per due lunghi mesi, testimoniando che non eravamo disposte a rinunciare alla merce anche se questa portavano la scritta donazione.

Momenti di pena e tensione… finché a mezzanotte del 19 novembre il container ha raggiunto la zona della Cattedrale dove c’è il locale della libreria. Tutta la notte abbiamo aiutato a scaricare il materiale. La mattina abbiamo continuato nella speranza di poter predisporre gli scaffali per il giorno dopo. Tutto si è svolto sotto la regia di sr Giovanna Marras arrivata dall’Italia per aiutarci. È iniziata così una nuova corsa contro il tempo. Ci credete? La libreria è stata allestita in soli due giorni. Ne siamo testimoni!

Il nuovo Centro non è stato ancora inaugurato ufficialmente. La prima Domenica di Avvento però abbiamo aperto con le poche cose che avevano. L’afflusso di gente è stato inaspettato e sorprendente! Grazie a tutte delle preghiere per questa nuova fondazione! Ma soprattutto grazie alla Provincia Italia per il dono dei materiali e dell’aiuto professionale di sr Giovanna Marras. Il Signore ricompensi tutte anche a nome del popolo pakistano.

Sorelle del Pakistan

PORTOGALLO
Perché il mondo ritorni a pensare

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Perché il mondo ritorni a pensare. Ragione, fede e speranza in una era di populismo, è questo il titolo dell’incontro del teologo, filosofo e saggista ceco, Padre Tomáš Halík, tenuta in Lisbona il 21 novembre alla presenza di circa 400 persone. L’evento è stato il momento culminante di una serie di attività organizzate da Paulinas Editora, durante tre giorni di permanenza di Padre Halìk in Portogallo, in occasione della pubblicazione della sua autobiografia, Davanti a Te, tutti i miei cammini (eco del salmo 139,3). Il sesto dei libri pubblicati dalle Paoline nell’arco di soli sei anni. Ogni editore conosce la fatica di tradurre un autore sconosciuto e renderlo accessibile al suo pubblico. Non è stato così per Tomáš Halìk. L’impatto con i portoghesi è stato “un amore a prima vista”, che ha sorpreso tutti.

Con Davanti a Te, tutti i miei cammini, Tomáš Halík ci porta in molti luoghi e situazioni insoliti: la sua infanzia nello stalinismo, la sua conversione al cristianesimo, la “Primavera di Praga” e l’occupazione sovietica nel 1968, la sua ordinazione sacerdotale segreta (di cui neanche sua madre era a conoscenza), il suo lavoro nella “chiesa sotterranea”, il suo rapporto personale con Giovanni Paolo II, e molto ancora. In questo ambiente, Tomáš Halík documenta il suo processo di maturità intellettuale e spirituale, ma parla anche apertamente delle sue crisi e conflitti interni. Si mette così sulla tradizione di Sant’Agostino, che ha creato un nuovo genere con le sue Confessioni. Halìk allarga lo sguardo anche alle dinamiche del mondo attuale, raccoglie la filigrana del tessuto globale percorso da derive di un populismo che si alimenta della paura della gente e della Chiesa, confrontata al suo interno e fuori, da sfide oltremodo complesse. Papa Francesco, dice P. Halìk, è il profeta di questo tempo, l’unico che indica il cammino certo, per la Chiesa e per l’umanità tutta, per la “transumanza” di questo processo epocale.

Alcuni link

• Intervista www.dn.pt

• Intervista-www.publico.pt

• Intervista – Religionline

• Intervista – Sapo.pt

ITALIA
Un libro è una carezza del cuore

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Librixloro è il nome dell’iniziativa solidale dedicata ai piccoli pazienti dei reparti di oncologia pediatrica, obbligati ad una lunga degenza ospedaliera, che si svolge nel mese di dicembre. Lo slogan – Un libro è una carezza del cuore – vuole esprimere l’importanza che anche un libro può avere per bambini e ragazzi malati e costretti, quindi, a restare in ospedale per periodi a volte molto lunghi.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Editore Paoline e la Fiagop (Federazione Nazionale delle Associazioni di Genitori di bambini e adolescenti che hanno contratto tumori o leucemie), che già avevano collaborato nel 2014 per un’iniziativa simile.

Il nostro appello non è soltanto quello di donare un libro ma, acquistandolo, di mettere una dedica e lasciare così un messaggio a questi bambini perché il dono non sia soltanto un gesto, per quanto buono, freddo e anonimo, ma una vera e propria carezza del cuore. Questo è possibile farlo sia nelle librerie che online.

L’iniziativa, inoltre, prevede il contributo dell’Associazione Comunicazione e Cultura Paoline Onlus, con la donazione di alcuni pacchi di libri. L’Editore Paoline stesso donerà alcune centinaia di volumi. A dare man forte alla causa c’è anche la partecipazione, come media partner, del circuito TV2000-Radioinblu della Conferenza Episcopale Italiana.

 

Seconda domenica di Avvento 2018

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Ascolta la sua Parola

La parola di Dio venne su Giovanni, nel deserto. (Lc 3,2)

Forse anche tu cerchi il senso profondo della storia, degli eventi che vivi, delle persone che incontri, delle strade che attraversi, delle emozioni che provi, delle contraddizioni che sopporti, del futuro che sogni. Ecco, il Vangelo di questa seconda Domenica di Avvento ci offre «la chiave» per aprire le porte dei significati più nascosti della vita, una specie di passepartout: la parola di Dio.

Per trovare questo tesoro, che tutto apre e tutto illumina, sarà necessario entrare tra le righe degli eventi, quelli veri, quelli realmente accaduti, quelli che hanno una data storica, un luogo geografico, un contesto sociopolitico. Gesù non è una fake news, e tanto è vero questo che l’evangelista Luca, che di storia se ne intende, lo dimostra sfoderando sette personaggi ben precisi: l’imperatore romano Tiberio Cesare, il governatore Ponzio Pilato, Erode il tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, il tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisània il tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa.

Dopo questo quadro storico, affollato dai potenti, il testo evangelico ci scaraventa nel deserto e nei suoi affascinanti silenzi. Per fare cosa? Per imparare ad ascoltare e a scorgere i passi della parola di Dio nella storia dei popoli. Nella lingua ebraica il deserto, midbar, rimanda direttamente alla parola di Dio, dabar Adonai, ma anche alle praterie, al pascolo, dober, dove gli animali trovano cibo. Il deserto offre un cibo molto sobrio, essenziale, non mente, non ti usa e non ti farà morire. E Giovanni lo sa, lui che, dopo anni e anni di deserto, in un allenamento continuo al silenzio e all’ascolto della Parola, ha raccolto il miele della sua contemplazione, il fiore della sua identità e il profumo della sua missione: indicare a tutti, Gesù, salvezza di ogni uomo. Anche a te il deserto racconterà il segreto dei profeti che hanno cambiato il mondo: ascolta e capirai!

Echi salmici

Cambiò il deserto in distese d’acqua
e la terra arida in sorgenti d’acqua.
Là fece abitare gli affamati,
ed essi fondarono una città in cui abitare.

(Sal 107,35-36)

Francesca Pratillo, fsp

NIGERIA
Presentazione del libro Capire e superare gli abusi

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Le Paoline di Abuja, hanno organizzato la presentazione di un libro come espressione del loro impegno nel promuovere la consapevolezza sul problema dell’abuso nelle sue varie forme. Il libro dal titolo Capire e superare gli abusi è stato scritto da due Figlie di San Paolo: sr Oluwakemi Akinleye e sr Angela Killeo. L’evento ha avuto luogo nella Libreria Paoline alla presenza di un gran numero di persone.

Il testo presenta la triste realtà degli abusi nella Chiesa e nella società. Un problema così diffuso che non possiamo più ignorare. La frequenza con cui gli abusi nelle sue varie forme si stano verificando in tutto il mondo, è allarmante.

Il libro è stato presentato e discusso da due relatori esperti: il dottor Charles Allah e il dottor Cordelia Oris. L’incontro si è rivelato un momento speciale di formazione, informazione e intrattenimento.

Alcuni partecipanti hanno offerto sovvenzioni per distribuire 1.000 copie del libro a scuole superiori e a gruppi giovanili parrocchiali.

SUD AFRICA
Cooperatori Paolini per il Vangelo

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Le Figlie di San Paolo di Durban hanno realizzato il loro primo incontro con un gruppo di laici della diocesi. Lo scopo dell’incontro è stato quello di presentare l’Associazione dei Cooperatori Paolini. L’appuntamento, iniziato con il saluto di benvenuto ai partecipanti, è proseguito con la presentazione del pellegrinaggio e dei contenuti del primo Incontro internazionale dei Cooperatori Paolini, tenutosi a Roma. La testimonianza è stata data da Dominic Ingala, membro all’Associazione dei Cooperatori Paolini. Dominic, di origine congolese, ha studiato in Sud Africa e oggi lavora in qualità di ingegnere a Durban. Nel suo intervento la relatrice ha anche messo in risalto l’origine e la missione dei laici nella Chiesa e nella Famiglia Paolina. «Il seme è stato gettato, ci auguriamo che cresca», ha affermato uno dei partecipanti. È questo anche il nostro augurio per le sorelle della comunità di Durban.