REPUBBLICA CECA
Incontro dei giovani a Velehrad

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Due sorelle della Delegazione del Centro Europa (sr Andrea da Praga e sr Virginia da Düsseldorf) hanno partecipato all´incontro nazionale cattolico degli universitari della Repubblica Ceca Studentský Velehrad che si è svolto a Velehrad, il posto dove sono arrivati nell’anno 863 i santi Cirillo e Metodio, patroni dei popoli slavi. L’incontro, concentrato sulla responsabilità, aveva il tema Dipende da te.

Quest’anno hanno partecipato più di 700 giovani con i loro cappellani universitari e una decina di religiosi. Il programma era caratterizzato da momenti di preghiera, condivisione dell’esperienza, conferenze sulla fede, rapporti, storia, politica, media, ecologia, workshops. Alla sera si vivevano insieme concerti, momenti di preghiera, attività sportive e di volontariato. Il compito delle Paoline durante l’evento è stato principalmente quello di stare con i giovani, parlare della vocazione sacerdotale e religiosa, guidare una adorazione eucaristica secondo il metodo di Don Alberione.

A termine della preghiera i giovani sono stati invitati a venerare la Bibbia e prendere un segnalibro in cui erano scritti diversi versetti della Parola di Dio. Preghiamo per tutti i giovani incontrati che hanno sentito parlare per la prima volta delle Figlie di San Paolo e della loro missione nella Chiesa.

FILIPPINE
52° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

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Le Figlie di San Paolo e la Società San Paolo hanno organizzato un simposio dal titolo Fake News and the Pope a Pasay City, Manila, per celebrare la 52a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. All’incontro annuale hanno partecipato più di 200 persone, tra cui rappresentanti del clero e religiosi, seminaristi, studenti, delegati di organizzazioni laicali, Figlie di San Paolo e membri della Famiglia Paolina.

I tre relatori, p. Norman Pena ssp, Ilsa Reyes, giornalista radiofonico e il giornalista John Nery, hanno fatto luce sulla problematica delle false notizie, come riflette Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni di quest’anno.

Al termine dell’incontro è stato preparato il Journalism for Peace Pledge of Commitment, un documento in cui si afferma che i partecipanti «credono che tutte le informazioni dovrebbero essere per la formazione della persona umana e si impegnano a promuovere un giornalismo di pace».

Mille suore medico si dedicano all’assistenza sanitaria

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Più di mille suore medico in India contribuiscono silenziosamente all’assistenza sanitaria dei più poveri e degli emarginati. Il “Sister Doctors Forum of India” (SDFI) è un gruppo di mille religiose che sono anche specializzate nella professione medica, con studi altamente qualificati. Le suore appartengono a 104 congregazioni religiose, che si dedicano al servizio del popolo indiano, con compassione e senza contare i costi. Si occupano dei bisogni di assistenza sanitaria delle persone nelle zone remote e rurali dove la tecnologia medica e le strutture moderne non sono ancora disponibili.

In questo contesto, le religiose hanno una duplice responsabilità: da un lato l’impegno alla vocazione cristiana come persone consacrate; dall’altro il servizio come professionisti altamente qualificati, dando una testimonianza dell’autentica vocazione della professione medica.

Dio e Padre nostro

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Aiutaci ad essere Chiesa in uscita,

avvicinandoci a tutti,

specialmente ai più svantaggiati;

insegnaci ad essere discepoli missionari

di Gesù Cristo, il Signore dei Miracoli,

vivendo l’amore, ricercando l’unità

e praticando la misericordia,

affinché, protetti dall’intercessione

di Nostra Signora dell’Evangelizzazione,

viviamo e annunciamo al mondo

la gioia del Vangelo.

Papa Francesco


PAKISTAN
Esperienza unica ed entusiasmante

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Per la prima volta la Chiesa di Lahore ha concesso alle Paoline il permesso di realizzare una mostra del libro nelle scuole cattoliche. Una esperienza fruttuosa e arricchente, che ha dato la possibilità di toccare con mano la sete di lettura e il bisogno di conoscere degli studenti. Insegnanti e alunni hanno espresso il loro apprezzamento per la ricca proposta editoriale Paoline.

Il gruppo apostolico di questa comunità così ci scrive: «Siamo orgogliose di essere Figlie di San Paolo perché possiamo raggiungere molte persone con la testimonianza della nostra vita e con i nostri prodotti, aiutando le persone a sperimentare la bontà di Dio e la fiducia nella solidarietà umana. Vi chiediamo di continuare a pregare per noi affinché possiamo arrivare sempre più al popolo pakistano che aspetta di incontrare il Signore».

ITALIA
Salone Internazionale del Libro

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Il 31° Salone Internazionale del Libro si è svolto a Torino dal 10 al 14 maggio. Festival culturale insieme a una vastissima libreria temporanea, è un contenitore di incontri ed eventi dedicato al pubblico amatoriale e ai professionisti del settore. Il tema scelto per questa edizione 2018 è sintetizzato in una frase: Un giorno, tutto questo…., ovvero il ragionare insieme sull’idea di futuro: come sarà il mondo che ci aspetta? Dove mi portano spiritualità e scienza? A chi appartiene il mondo? Chi voglio essere?

Per cinque giorni, da Paesi di ogni continente sono arrivati editori, scrittori, scienziati, registi, artisti, musicisti, premi Nobel, premi Pulitzer, premi Goncourt, premi Oscar per parlare fondamentalmente della costruzione di un futuro comune in cui sia sensato vivere.

Il Salone di Torino è la più grande libreria italiana del mondo. Anche quest’anno le Paoline d’Italia sono state presenti con il meglio della loro produzione in uno stand condiviso con le Edizioni San Paolo.

ITALIA
Maria con te

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In edicola dal 10 maggio Maria con te, il nuovo periodico del Gruppo editoriale San Paolo, interamente dedicato alla Madonna e alla sua presenza nella vita di ogni giorno, a sostegno e conforto di ogni credente. Il significato della rivista, precisa il direttore don Antonio Rizzolo, «è tutto nel titolo. Da sempre il popolo cristiano ha manifestato il suo affetto per la Vergine, perché la sente vicina come madre che conduce al suo figlio Gesù. Il nuovo giornale mariano – prosegue il direttore – racconta questa devozione con notizie dai santuari e dal mondo, con le parole di Papa Francesco, con la testimonianza di chi ogni giorno si affida a lei, con reportage dai luoghi di pellegrinaggio e vari resoconti dei segni della presenza di Maria nel quotidiano». Maria con te, che ha un tono non devozionistico ma devozionale, si rivolge a tutti i credenti, i devoti a Maria, coloro i quali sono poco praticanti ma vogliono conoscere più da vicino la Madre di Dio.

 

ITALIA
Settimana della comunicazione

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Su iniziativa della Società San Paolo e delle Figlie di San Paolo si è svolta in Italia dal 6 al 13 maggio la 13ma edizione della Settimana della comunicazione, dedicata al tema Fake news e giornalismo di pace.

Come sempre il cuore pulsante della Settimana è il Festival della comunicazione, che quest’anno è stato ospitato dal 1 al 13 maggio nella diocesi di Oristano. Si tratta di una proposta itinerante che si svolge con il sostegno dell’Ufficio nazionale della Comunicazioni sociali della Cei, il Servizio nazionale del Progetto culturale, la Segreteria per la Comunicazione e il Pontificio Consiglio della cultura della Santa Sede. Tutte le iniziative della Settimana della Comunicazione, e del Festival a questa collegato, sono disponibili sul sito settimanadellacomunicazione.it.

52ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: Per farsi terra e paese

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Forse da ragazzi un po’ tutti, come il trovatello de La luna e i falò di Cesare Pavese, scrittore e poeta italiano, ci siamo ritrovati a chiudere gli occhi per provare se, riaprendoli, la collina fosse scomparsa, lasciando intravedere un paese migliore.

Al desiderio di «andare più lontano», la cultura digitale ha dato un contributo decisivo. L’individuo ha davvero “scollinato”, ha trovato l’America, un mondo seducente di immagini, news e commenti, che consente di trasferire sulla pubblica piazza anche i momenti più personali. L’ebbrezza della velocità, in macchina come nella vita, presenta rischi pesanti. Si può arrivare a pensare che tutti i contenuti siano uguali, che tra rappresentazione e realtà non corra chissà quale distinzione, che le proprie credenze contino più dei fatti e che, comunque, ci si possa sottrarre a tutto ciò che è dissonante.

Su questo sfondo si rafforzano facilmente pregiudizi e stereotipi, sospetti e chiusure. Diventa difficile anche riconoscere le fake news, le informazioni infondate, «basate su dati inesistenti o distorti», eppure così plausibili ed efficaci nella loro capacità di presa e tenuta.

Ha ragione chi sottolinea come il fenomeno non sia nuovo. In realtà, a renderlo preoccupante oggi è il numero di contatti che raggiunge in maniera tempestiva e poco arginabile. Se i social non possono essere considerati la causa principale delle fake news, like e condivisioni ne facilitano la propagazione, secondo un dinamismo che dei contenuti premia più la visibilità della loro stessa veridicità.

Al riguardo, nel Messaggio per la 52a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, Papa Francesco denuncia «la logica del serpente», che arriva a offuscare «l’interiorità della persona» e a rubarle «la libertà del cuore». Perfino un’argomentazione impeccabile, «se è utilizzata per ferire l’altro e per screditarlo agli occhi degli altri, per quanto giusta appaia, non è abitata dalla verità».

A quel punto, a che serve?

«Ero tornato, avevo fatto fortuna, ma le facce, le voci e le mani che dovevano toccarmi e riconoscermi, non c’erano più – riconosce il protagonista del romanzo di Pavese al suo ritorno dall’America –. Quello che restava era come una piazza l’indomani della fiera…».

Non che tale esito sia ineluttabile. Anzi, Francesco – e con lui tutto il magistero ecclesiale – è portatore di uno sguardo fiducioso nelle capacità dell’uomo di «raccontare la propria esperienza e il mondo, e di costruire così la memoria e la comprensione degli eventi».

Si tratta di «riscoprire il valore della professione», dove il giornalista è «il custode delle notizie», al cui centro «non ci sono la velocità nel darle e l’impatto sull’audience, ma le persone». Un «giornalismo di pace», attento a comprendersi a servizio di quanti «non hanno voce» e a porsi alla «ricerca delle cause reali dei conflitti».

D’altra parte – visto che, oltre che fruitori, tutti siamo diventati produttori – il Papa sottolinea «la responsabilità di ciascuno nella comunicazione della verità»; responsabilità che chiede di educarsi ed educare al discernimento, alla verifica, all’approfondimento.

Del resto, nel suo rapporto con la realtà, la verità rimane un’esigenza insopprimibile, che non si risolve in una «realtà concettuale» e nemmeno nel «portare alla luce cose oscure». Verità è «ciò su cui ci si può appoggiare per non cadere», spiega Francesco, che aggiunge: «L’uomo scopre e riscopre la verità quando la sperimenta in se stesso come fedeltà e affidabilità di chi lo ama». Pavese direbbe: «Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante e nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti».

In ultima analisi, sottolinea ancora il Messaggio, «l’unico veramente affidabile e degno di fiducia, sul quale si può contare, ossia “vero”, è il Dio vivente». L’esperienza della comunità ecclesiale ne riconosce il volto in Gesù Cristo, verità ultima e piena dell’uomo.

È questo fondamento che ci sta a cuore, anche nella comunicazione. È per questo che si torna. È per questo che – come il protagonista de La luna e i falò – non si smette di cercare: «Ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone e si equivalgono, ma è per questo che uno si stanca e cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perché la sua carne valga e duri di più che un comune giro di stagione».

don Ivan MaffeisDirettore dell’Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali della CEI

ITALIA
14ª edizione del Festival Biblico

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Ha preso il via la 14ª edizione del Festival Biblico, in programma dal 3 al 27 maggio a Vicenza, Verona, Padova, Rovigo e Vittorio Veneto. Il tema molto attuale è: Il futuro, inteso principalmente nel suo rapporto costitutivo con la nostra esistenza.

Diffuso e promosso dalla Diocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo, il Festival Biblico porta in piazza le Sacre Scritture per attualizzarne il messaggio e declinare il significato spirituale di cui è portatrice attraverso i linguaggi contemporanei. Ricco il calendario di appuntamenti – tra conferenze, incontri, meditazioni, letture, visite guidate, ma anche concerti, mostre, spettacoli e performance artistiche – che animeranno piazze, palazzi, giardini, strade e chiese delle città coinvolte, per «confrontarsi su quello che la Bibbia ha da dire oggi sul futuro».