
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA 54ma GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia.

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA 54ma GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia.

La famiglia non è un oggetto sul quale si comunicano delle opinioni o un terreno sul quale combattere battaglie ideologiche, ma un ambiente in cui si impara a comunicare nella prossimità e un soggetto che comunica, una “comunità comunicante”. Una comunità che sa accompagnare, festeggiare e fruttificare. In questo senso è possibile ripristinare uno sguardo…
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Gesù si mostra in fila con i peccatori sulle rive del Giordano. Rivela, in maniera definitiva, che Dio è inequivocabilmente il «Dio con noi», ovvero l’Amore che mi dice: io sto dalla tua parte, sono per te, a tuo favore. Dove sei tu ora, io sono con te, ti accompagnerò, anzi ti precederò ovunque andrai,… Leggi tutto »

L’intelligenza vera è quella che non si chiude nel cerchio asfissiante del reale, ma lascia aperta una finestra sull’impossibile. La felicità dell’uomo non sta nelle risposte, nell’appagamento, fosse pure riguardo alle cose di Dio; ma nella ricerca, nell’inquietudine, nel non accontentarsi – perché, qualora si pensasse di aver scovato Dio, di avere un’idea di lui,… Leggi tutto »

Giuseppe viene invitato a destarsi dal sonno: «Svègliati!». Al sogno di Giuseppe corrisponde il sogno di Dio, che è sempre quello di risvegliare l’uomo dai propri sogni. Occorre vivere la vita, non limitarsi a sognarla. Giuseppe si sveglia e risponde alla chiamata non con le parole ma con la carne, con i fatti e nella verità…
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Libro della genesi di Gesù Cristo. Così ha inizio il Vangelo di Matteo. Gesù di Nazaret è indicato come nuova genesi dell’uomo, ricreazione dell’intero mondo creato. All’inizio è una lunga lista di nomi, divisa in tre periodi che vanno da Abramo a Gesù, a dirci che Dio si incarna nella storia attraverso la storia di… Leggi tutto »

Nel brano, Giuseppe è definito «uomo giusto». Rifiuta di prendere con sé Maria e il bambino non perché ritenga sua moglie un’adultera, ma perché lui si ritiene giusto. Ecco, il Vangelo capovolge questa mentalità, tipica dell’uomo religioso di sempre: considerare il dono di Dio come premio, come qualcosa che vada meritato in virtù di una… Leggi tutto »

Il Battista, il più grande dei profeti, dubita. Dubita e domanda: «Sei tu colui che deve venire?». Giovanni il Battista è uomo dell’Antico Testamento, formatosi a quella scuola per cui Dio è anche il Dio dei morti e non solo dei vivi, nel senso che può anche dare la morte, bruciando i cattivi e premiando… Leggi tutto »

Giovanni il Battista, l’uomo del passaggio, tra Antico e Nuovo Testamento, dalla religione alla fede, invita all’accoglienza di quell’amore che ora si è fatto presenza, ossia accanto, perché l’amore, che è dono, si può solo ricevere. L’amore non è da capire, da studiare, da imparare. È presenza da accogliere nella gratuità, non da meritarsi vantando… Leggi tutto »

Non si accorsero di nulla…. La vita è una pratica di attenzione. Il dramma è quello di vivere inconsapevolmente: lasciarsi vivere, fare della distrazione la propria cifra esistenziale. Alla fine il diluvio – la morte biologica – toccherà tutti, e sommergerà coloro che hanno sempre vissuto da morti. Perché la morte non può toccare i… Leggi tutto »