Taiwan
La Bibbia per ragazzi in cinese

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Le Paoline di Taiwan hanno editato in cinese la prima Bibbia per ragazzi corredata di CD. Molte scuole cattoliche hanno adottato il testo.

Per chi vive in un contesto non cristiano, come è quello di Taiwan, dove la Chiesa non dispone di molti mezzi, questa pubblicazione rappresenta una conquista importante che riempie di soddisfazione e gratitudine le Figlie di San Paolo che operano in terra cinese.

Lettera della Superiora generale per la Quaresima 2011

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Quaresima 2011
 Carissime sorelle e giovani in formazione,
abbiamo concluso solo da due settimane l’Intercapitolo, un momento di vera grazia per tutta la congregazione. Mosse dallo Spirito, abbiamo compreso con maggiore chiarezza la necessità di perseverare nell’ascolto obbediente del Signore, per permettere alla sua Parola, che abita in noi, di “esplodere” con la sua forza trasformante. Una trasformazione interiore profonda, che è dono e impegno: un dono quotidianamente offerto dal Cristo incontrato nella Parola, nell’Eucaristia, nei segni dei tempi, nella fragilità della condizione umana, anche nelle “notti” del mondo; un impegno a vivere “in stato di conversione”, da “salvate”, per essere quei «canali della grazia» attraverso cui passa l’azione di Dio, la sua misericordia.
Don Alberione diceva che può essere “canale” solo chi si fa, prima di tutto, “conca”: «La conca prima si riempie e poi riversa; ma prima si riempie» (FSP41, p. 272). Solo così la storia acquista senso, diventa “storia di salvezza”, luogo e spazio di speranza.
Quale tempo più favorevole della Quaresima per vivere tutto questo? Il cammino verso la Pasqua è “lastricato” di Parola. Lo sguardo fisso all’orizzonte luminoso della risurrezione, assieme a tutti i credenti siamo invitate a percorrere un itinerario che, quest’anno, assume una connotazione decisamente battesimale.
Benedetto XVI, nel suo Messaggio per la Quaresima 2011, ricorda il «nesso particolare» che lega il battesimo alla Quaresima, «momento favorevole per sperimentare la grazia che salva»; un legame molto ben espresso nei numerosi «elementi battesimali propri della liturgia quaresimale» (Sacrosanctum Concilium 109) e nella consuetudine di celebrare questo sacramento nella Veglia pasquale. Nel battesimo, scrive il Santo Padre, «si realizza quel grande mistero per cui l’uomo muore al peccato, è fatto partecipe della vita nuova in Cristo risorto e riceve lo stesso Spirito di Dio che ha risuscitato Gesù dai morti».
San Paolo ci spiega il senso di questa partecipazione alla vita nuova, resa possibile, grazie al battesimo, dall’innesto nella vita di Cristo. E don Alberione ci indica come rendere operativo questo innesto: «Pensare a innestarsi in Cristo Maestro, meditare quello che ha fatto, come è vissuto… Tu eri un olivastro – cioè un’oliva selvatica – sei stato innestato, per mezzo di un innesto preso da un’oliva domestica, sana, perfetta (cfr. Rm 11,24). Innestati in Cristo: la testa, il cuore, la mente, le attività, le opere, tutto l’apostolato, sì, tutto l’apostolato!» (FSP-SdC, p. 262).
Il dono del battesimo va continuamente ravvivato, come ripete il Papa. Per questo, guidate dalla Parola che la liturgia ci offre in questo tempo, soprattutto nei testi evangelici delle domeniche, riscopriamo il fondamento battesimale della nostra speciale consacrazione: siamo state, infatti, scelte dal Padre «nel battesimo a vivere nel Figlio suo» e consacrate «più profondamente a sé per inviarci ad annunciare le insondabili ricchezze del mistero di Cristo» (Cost. 4).
Le sorelle della Commissione per l’animazione sulle Costituzioni, nel testo Perché Cristo risusciti in noi. In cammino verso la Pasqua, ci suggeriscono molto sapientemente un itinerario in tre momenti che, partendo dal percorso liturgico offerto a tutta la Chiesa, ci fa meditare, ed esercitare, sulla necessità di:
Istituto della Pia Società Figlie di S. Paolo,  Casa generalizia – Via S. Giovanni Eudes 25, 00163 Roma, Tel. 06.661.30.39
1.      «avere un cuore penitente» (Abbiate il dolore dei peccati), lasciando che «Cristo ci introduca nella sua via, che è via di cambiamento, di trasformazione, di ri-creazione, di trasfigurazione»;
2.      «vivere in ascolto di una Presenza» (Di qui voglio illuminare), nella fedeltà quotidiana alla Parola ascoltata e meditata, e all’Eucaristia celebrata, adorata e vissuta;
3.      «testimoniare Cristo morto e risorto» (Non temete: io sono con voi), perché «l’annuncio della risurrezione passa attraverso i testimoni, che pure dalla notte imparano ad accogliere la luce della Pasqua».
Questo itinerario, che ben si situa nel cammino di riappropriazione delle Costituzioni e di approfondimento della nostra identità carismatica, sarà ulteriormente illuminato dalle riflessioni che, sugli stessi temi del Vangelo delle domeniche di Quaresima, verrà proposto sul sito www.paoline.org.
Carissime, non a caso ho usato, prima, il verbo “esercitare”. La tradizione cristiana consiglia al cristiano, in tempo quaresimale, soprattutto la preghiera, il digiuno e la condivisione. Si tratta di tre azioni che Gesù stesso raccomanda nel discorso della montagna, tre impegni essenziali per vivere liberi da ogni idolatria: «la preghiera significa privarsi del tempo per donarlo a Dio, il digiuno è privarsi del cibo per spogliarsi personalmente, la condivisione è privarsi di quanto si possiede personalmente per farne parte ai bisognosi» (E. Bianchi).
Invito ciascuna a dedicarsi con amore e responsabilità a questi “esercizi”, soprattutto donando tempo a Dio, all’ascolto della sua Parola, facendole spazio nella vita, lasciando che essa operi, in noi e attraverso di noi, ciò che dice. Solo allora sarà Pasqua: quando la nostra esistenza diventa “luogo” in cui Cristo risuscita.
In tutto il mondo è grande l’impegno personale e comunitario per fare della Parola il centro della vita e della missione. Durante l’Intercapitolo siamo state raggiunte dalla notizia che la Conferenza Episcopale del Madagascar ha affidato a noi la pubblicazione della Bibbia in malgascio. Proprio una “buona notizia” … Le sorelle stanno lavorando intensamente per questo progetto che, come potete immaginare, richiederà anche un grande investimento economico, che la delegazione non potrà interamente sostenere. Per questo faccio appello alla generosità di tutte voi, perché le rinunce di questo tempo quaresimale possano essere destinate a concretizzare questo splendido dono per la Chiesa che è in Madagascar. Potete inviare la vostra offerta all’economato generale, che la farà arrivare a destinazione Grazie fin d’ora.
L’apostolo Paolo e i nostri “santi” ci accompagnino nel cammino quaresimale perché possiamo vivere in pienezza l’incontro con il Cristo crocifisso e risorto.
Vi chiedo un ricordo nella preghiera per le visite fraterne e finalizzate che ci apprestiamo a realizzare in India e Africa.
Con molto affetto, in comunione di gioia e di speranza.
sr. M. Antonieta Bruscato
       superiora generale

Italy
Sinodo 2012 sulla nuova evangelizzazione

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Venerdì 4 marzo, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, l’Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha presentato i “Lineamenta” per la XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in programma in Vaticano dal 7 al 28 ottobre 2012, sul tema: “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”.
Una questione quanto mai importante nel conteso religioso attuale. Lo stesso Benedetto XVI ha ribadito l'”urgente bisogno” di una nuova evangelizzazione soprattutto “nei Paesi di antica cristianizzazione”.

Brazil
La Bibbia nel cuore della diocesi di Macapá

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All’incontro diocesano di formazione sui circoli biblici, con il tema La Parola di Dio cresceva, la diocesi di Macapá, (capitale dello stato dell’Amapá), ha lanciato e presentato ai circa 800 operatori di pastorale presenti, il suo piano pastorale dedicato all’ascolto della Sacra Scrittura e alla formazione dei circoli biblici.
Il circolo biblico è un’esperienza di lettura della Parola di Dio nata e cresciuta nelle comunità di base in Brasile, il cui obiettivo è di legare fortemente la Parola alla vita.
Le Paoline hanno partecipato a questo importante incontro offrendo preziosi sussidi a servizio della catechesi e della formazione biblica – pastorale.

Intercapitolo 2011 – Informazione n.2

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Roma, 21 febbraio 2011
Carissime sorelle,
siamo giunte al termine del nostro percorso intercapitolare, in cui abbiamo sentito viva tra noi la presenza di Maestra Tecla, non solo perché abbiamo celebrato l’anniversario della sua morte e quello della sua nascita, ma perché lei è per noi modello per eccellenza di vita, di passione apostolica e di stile di governo.
Abbiamo vissuto intensamente e creativamente ogni tappa del cammino intercapitolare con giornate belle e intense, che ci hanno viste impegnate nella riflessione, preghiera, condivisione; giornate di attento ascolto e comprensione vicendevole, di semplicità e comunione, di unità nella diversità, in cui si è percepito un cammino congregazionale fatto di maggior integrazione, di armonia tra noi che ci sta portando verso la realizzazione più piena del sogno della Prima Maestra: essere un cuore un solo e un’anima sola.
Dal profondo del cuore scorga un sincero e solenne magnificat per la presenza del Signore che ci ha sostenute nella fatica, illuminate con la sua Parola, e condotte a consolidare in profondità e ampiezza il cammino intrapreso della ridisegnazione.
Nella prima tappa abbiamo contemplato la fotografia della nostra congregazione, nelle sue luci e nelle sue ombre; nella seconda tappa i relatori ci hanno aiutato a comprendere e sviluppare il tema dell’Intercapitolo che può essere racchiuso in questo slogan: abitate dalla Parola, abitiamo la rete con la forza del carisma paolino declinato al femminile. Nell’ultima tappa abbiamo pregato e lavorato per programmare il prossimo triennio sia a livello continentale che di congregazione.
Le sintesi dei lavori e le proposte operative sono contenute nel Documento finale che potrete avere presto fra le mani. Riportiamo qui solo le proposte per lo sviluppo della ridisegnazione dei diversi ambiti della vita paolina a livello di congregazione.
 
Ridisegnare la vita spirituale
1.      Far “esplodere” la forza trasformante della Parola che abita in noi e apre sentieri di speranza. A tal fine, nel progetto personale e comunitario privilegiare la frequentazione, l’ascolto, lo studio, il confronto e la condivisione della Parola secondo il metodo verità, via e vita.
Ridisegnare la pastorale vocazionale
1.      Fondare la pastorale vocazionale sulla Parola di Dio e sull’Eucaristia, e sulla testimonianza gioiosa di una vita interamente donata.
2.      Attivare nuove iniziative vocazionali e consolidare quelle avviate: utilizzare le nuove tecnologie, formare i giovani ai media, promuovere il contatto con le comunità di immigrati e con gli universitari, far conoscere il nostro carisma ai sacerdoti.
 
 
 
Ridisegnare la relazione autorità-obbedienza
1.      Continuare a porre come prioritario il valore della relazione autorità-obbedienza. Come strategia privilegiare l’ascolto profondo della Parola, per vivere la configurazione a Cristo obbediente (cfr. DF 39-40), e valorizzare lo studio delle Costituzioni, soprattutto gli articoli dedicati all’obbedienza e al governo.
2.      Organizzare, a livello di circoscrizione, iniziative di formazione per le superiore e tutte le sorelle sul tema dell’obbedienza e dell’autorità, per vivere con rinnovata consapevolezza uno stile relazionale che apre alla comunione, sull’esempio della Prima Maestra Tecla.
Ridisegnare la condivisione del carisma con i laici
1.      Rendere partecipi i laici del carisma paolino presentandolo in una forma accessibile e attraente. Valorizzare anche i sussidi per la formazione e l’animazione inseriti nel sito paoline.org.
2.      Continuare decisamente a concretizzare il Progetto “Collaboratori per il Vangelo”, coinvolgendo maggiormente i laici nella missione e nella pastorale vocazionale.
Ridisegnare l’apostolato
La ridisegnazione dell’apostolato, seconda priorità del 9° Capitolo generale e oggetto dei prossimi Incontri di apostolato e economia, è stata avviata con un laboratorio di due giorni in cui, prima in gruppo e poi in assemblea, si sono offerti e discussi orientamenti circa contenuti, metodologia, partecipanti da offrire alla commissione incaricata di preparare gli incontri. Il materiale elaborato è ora nelle mani del governo generale e si arricchirà degli ulteriori approfondimenti e prospettive di futuro che matureranno negli incontri continentali, per intraprendere quel processo che ci condurrà a un Progetto apostolico globale per tutto l’Istituto.
Come ha ben sottolineato sr. M. Antonieta Bruscato nelle conclusioni, «Per ogni evento importante, la conclusione è, in realtà, un altro inizio. Comincia da questo momento, infatti, un tempo di animazione per il coinvolgimento di tutta la congregazione, ma soprattutto il tempo della concretizzazione degli orientamenti e delle priorità che da questa Assemblea sono scaturiti».
Il lavoro di rendere vita ciò che lo Spirito ha portato a maturazione nell’Intercapitolo, passa oggi nelle mani di ognuna di noi, in questo particolare momento storico in cui ci accingiamo a celebrare il centenario della Famiglia Paolina e del nostro Istituto. Restiamo unite nella preghiera e nell’ascolto della Parola per far “esplodere” la sua forza trasformante nella nostra vita, nelle comunità e nella missione.
A nome di tutte le intercapitolari desideriamo dire ancora il nostro grazie a sr. M. Antonieta Bruscato e sorelle del consiglio per la dedizione e la fraterna vicinanza; a sr. Battistina Capalbo, sempre impareggiabile nel condurre i lavori con competenza, chiarezza e pazienza, e a sr. Lucia Simula per le premure e l’attenzione nella gestione della Casa San Paolo. E grazie alle sorelle della Casa generalizia, che in vari modi hanno offerto il loro prezioso servizio e ci hanno sostenuto con la loro presenza.
Estendiamo il nostro grazie ad ognuna di voi, sorelle, per le preghiere e per l’affetto con cui ci avete accompagnate in questo importante evento di congregazione, espressi anche attraverso i vostri numerosi e molto graditi auguri e messaggi, le visite alle pagine del sito istituzionale e la significativa partecipazione alle due videoconferenze.
Con tanto bene.
sr. Annunciata Bestetti e sr. Ida Porrino

Portugal
Una settimana biblica nell’isola di Madeira

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Le Figlie di San Paolo della comunità di Funchal hanno animato con gioia ed entusiasmo una settimana biblica nella Parrocchia Arco da Calheta nel quartiere di Calheta nell’isola di Madeira.
Un tempo intenso per tutta la parrocchia, dove tutti hanno avuto l’opportunità di leggere, meditare, pregare e assaporare la Parola di Dio. Un’occasione propizia per l’impegno biblico della comunità di Funchal che proprio nella comunicazione e condivisione del grande dono della Scrittura ha potuto rinnovare la consapevolezza di quanto sia importante e urgente annunciare la Parola di Dio.
Porre la Bibbia al centro della vita parrocchiale vuol dire far crescere la comunità nella fede e questa è stata anche la convinzione profonda del Parroco di Arco da Calheta che da sempre accompagna e sostiene la vocazione e il servizio apostolico paolino.

Intercapitolo 2011 – Informazione n. 1

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Roma, 13 febbraio 2011
 Crissime sorelle,
anche se quotidianamente entriamo in connessione con voi attraverso il sito istituzionale, sentiamo il desiderio di raggiungervi con l’informazione cartacea, che ci permetterà di entrare maggiormente nel dettaglio del cammino percorso nella prima tappa dell’Intercapitolo.
Al nostro arrivo siamo state accolte, come sempre, dalla squisita ospitalità delle sorelle della Casa generalizia, che ci ha fatto subito sentire a casa. Alcune di noi hanno trovato anche una gioiosa sorpresa: la ristrutturazione dell’abitazione situata vicino al cancello d’entrata, denominata “Casa Tecla”, dove sono ospitate alcune partecipanti.
Dopo il giorno introduttivo, nel quale con affetto filiale abbiamo fatto memoria di Maestra Tecla, siamo subito entrate nel vivo dei lavori per giungere al primo obiettivo: la conoscenza della realtà della congregazione e la verifica del triennio.
Sr. M. Antonieta, superiora generale, ci ha condotte a contemplare insieme, con “cuore sapiente”, il cammino che Dio ci ha fatto percorrere per continuare a discernere nella logica della più autentica ridisegnazione, dove il Signore intende portarci, quali sentieri di speranza vuole che tracciamo. Nella sua relazione è partita dalla situazione dei membri e della nostra presenza nel mondo. Sebbene il numero delle professe perpetue e juniores sia diminuito di 104 unità a causa del decesso e delle uscite, rimane viva l’appartenenza e il senso missionario: circa 40 sorelle, pur nella precarietà di personale, hanno lasciato la propria nazione per servire la congregazione in altre terre. Le nostre comunità stanno assumendo un volto sempre più internazionale e interculturale, segno dell’espansione geografica continuata in questi anni, perché la congregazione, anche in tempi di crisi, non può rinunciare al suo ideale missionario che tanto stava a cuore al Fondatore e a Maestra Tecla, e che la Chiesa costantemente sollecita.
Recentemente, per mantenere questa spinta missionaria, si sono ridisegnati alcuni “confini”: è nata la delegazione di East Asia costituita dalla delegazione di Taiwan e dalle case dipendenti di Macau, Hong Kong e Vietnam, e quella di Africa Australe, formata dalle sorelle del Sud Africa (Johannesburg e Durban) e del Mozambico (Maputo). Sta per essere costituita la delegazione di Europa Centrale, che sarà formata dalle sorelle della delegazione tedesca, delle comunità di Praga e di Varsavia. Alcune circoscrizioni e case dipendenti sono ancora in fase di discernimento.
Nel percorrere il cammino di congregazione, sr. M. Antonieta ha scorso insieme a noi i vari ambiti della nostra vita, pur nella consapevolezza che è sempre molto difficile valutare i frutti di una reale crescita nell’assunzione dei valori e nella fecondità della missione. Riportiamo alcuni suoi rilievi.
Spiritualità. Si nota nella congregazione una grande apertura ai valori carismatici e molta sete di approfondire la Parola, la spiritualità, la storia, il pensiero di don Alberione e di Maestra Tecla. Si sperimenta realmente che quando l’animazione verte sul carisma, i cuori vibrano e si appassionano. Ma si riscontra ancora carenza nell’animazione, nella mediazione dei sussidi, nell’assimilazione degli abbondanti contenuti, nella qualità delle relazioni. Vi è difficoltà ad assumere lo stile del discernimento, nelle piccole e grandi scelte personali e comunitarie.
 
Formazione. Anche nella nostra Congregazione la formazione è una realtà complessa che riflette le difficoltà e sfide provenienti dal cambio radicale della realtà sociale, culturale, familiare ma anche dalle mediazioni formative (formatrice, comunità, realtà apostolica). Nel corso del triennio si sono attuate varie iniziative nell’ambito della formazione e sono continuati gli studi di base e di specializzazione. Nel 2010 si è realizzato il Seminario internazionale per le formatrici (postulato e noviziato) mentre nel 2012 è previsto un corso per le formatrici dello juniorato. Tutto questo impegno è finalizzato a una formazione più qualificata che possa contribuire a garantire una maggiore perseveranza delle juniores e delle professe perpetue giovani.
Apostolato. Si sono fatti passi significativi nella collaborazione con i laici, nell’organizzazione, nelle attività di diffusione associate a iniziative di animazione e di formazione biblica e all’uso dei media, nell’inculturazione dei contenuti, nell’informatizzazione, nello sviluppo dei siti e delle librerie virtuali. Si sta anche sperimentando la produzione di e-book scaricabili su piattaforme elettroniche dai nostri siti. Talvolta però l’organizzazione apostolica non è adeguata alla realtà di persone e mezzi, ed è carente l’integrazione tra apostolato ed economia. Si nota ancora una certa resistenza al cambio di mentalità e di prassi; si percepisce l’urgenza di un rilancio della missione per continuare a essere apostole creative, dinamiche, intraprendenti e sapienti, secondo il cuore del Primo Maestro e di Maestra Tecla; apostole capaci di trasmettere, testimoniandola, la “mistica apostolica” alle nuove generazioni. In questo saranno di grande aiuto gli incontri continentali di apostolato-economia, previsti per il 2011 e il 2012.
La conoscenza della realtà della congregazione è stata ampliata dalla relazione di sr. Gabriella Sanson, economa generale. Dopo aver comunicato che attualmente non poche circoscrizioni vivono un momento di precarietà, ha ribadito che questa crisi potrebbe essere una grande opportunità per riflettere sulla nostra amministrazione e sul modo in cui viviamo la povertà, “cardine della vita paolina”. E ci ha invitato ad avere grande fiducia nella Provvidenza ma, al tempo stesso, ad organizzarci, unendo le forze e incrementando la solidarietà tra noi.
Un importante tassello per conoscere la realtà della congregazione in ambito locale è stata la comunicazione del cammino di ogni circoscrizione realizzato nei gruppi continentali. Pur nella specificità delle singole realtà, si è riscontrato una sintonia di fondo, “un lavoro corale” che comprova la bontà della linea intrapresa: pensare insieme e agire localmente.
In particolare è emerso:
–          una grande adesione dei progetti di circoscrizione e delle Case dipendenti ai Progetti di continente;
–          il primato della Parola, cuore del progetto personale, comunitario e apostolico. Non solo come approfondimento personale e condivisione comunitaria ma anche con proposte apostoliche concrete: la redazione di una Bibbia dai testi originali in lingua spagnola e portoghese, Bibbie con note catechetiche e pastorali, testi e commenti liturgici, iniziative di animazione biblica, diffusione dei testi sacri in “nuovi paesi” dove attualmente non vi è presenza paolina, corsi e giochi biblici on-line, ecc.;
–          l’apertura, seppur ancora “timida” alle nuove tecnologie: librerie virtuali, e-laerning, e-book, iPhone, iPad, ecc.;
–          una rinnovata responsabilità verso la pastorale vocazionale, anche se in varie circoscrizioni ci sia bisogno di un lavoro più organizzato e in équipe, e di una maggior apertura al mondo giovanile;
–          la condivisione del carisma con i laici e la ricerca quasi unanime di estendere il carisma con l’accompagnamento di gruppi di cooperatori paolini, di collaboratori retribuiti e non, e di simpatizzanti, la realizzazione di una Associazione Comunicazione e Cultura Paoline ONLUS, il progetto di aprire un centro di spiritualità paolina per i laici. In alcune circoscrizione è avvertita l’urgenza di condividere la realtà dei Centri di diffusione per individuare linee alternative di gestione, con una più qualificata presenza dei laici, affidando loro maggiori responsabilità;
–          l’impegno dello studio e dell’autoformazione si è concentrato soprattutto sui documenti della congregazione (schede su San Paolo, materiale per il Progetto di ridisegnazione, sussidi sulle Costituzioni). Rimane confermata la priorità della formazione, inclusa quella specifica per la missione;
–          l’attenzione alle sorelle anziane, non solo con la ristrutturazione di ambienti ma anche con progetti formativi che motivino a livello spirituale-carismatico, per valorizzare tutte le fasi della vita.
La conoscenza acquisita in questa prima tappa pone le basi per un avvio consapevole, concreto e deciso verso la programmazione, seconda tappa del nostro Intercapitolo, che abbiamo iniziato con un prolungato ritiro perché «se Dio non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori».
Vi sentiamo vicine con la preghiera e l’affetto, che ricambiamo di cuore. I vostri continui messaggi, le voci di incoraggiamento e di speranza ci riempiono di gioia e ci confortano. Siamo desiderose di incontrarvi all’appuntamento giornaliero sul sito www.paoline.org. Non mancate!
Un saluto cordiale e tanto bene.
sr. Annunciata Bestetti e sr. Ida Porrino

Italy
“Se non ora quando?”

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In Italia ci sono stati più di 230 appuntamenti in tutto il Paese e centinaia di iniziative anche all’estero per rispondere alla mobilitazione “Se non ora quando?” Manifestazioni promosse nelle piazze a favore del rispetto e della dignità della donna.
La missionaria delle Consolate sr. Eugenia Bonetti, in Africa per 24 anni e a Torino da qualche tempo nel centro Caritas dove ha conosciuto il mondo della strada, della disperazione, delle nuove schiave: “Voglio dare voce a chi non ha voce – ha detto tra gli applausi della piazza intera – alle nuove schiave che vengono nel nostro Paese pensando di trovare un futuro migliore”
Ecco il suo intervento: