Germany
Convegno Ecumenico

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Con il titolo Perché abbiate la speranza, si è svolto a Monaco di Baviera il secondo Convegno Ecumenico (ÖKT- Ökumenischer Kirchentag).
Un evento che ha messo in luce – attraverso una molteplicità di celebrazioni, preghiere e iniziative – le tante cose possibili quando si opera insieme e in comunione.
Le diversità delle confessioni, oltre a cattolici e evangelici erano presenti anche gli ortodossi, sono state vissute come ricchezza: la Santa Messa con i ritmi techno per i giovani; il Vespro ortodosso con la condivisione del pane benedetto su 1.000 tavoli nel centro di Monaco; la lettura e spiegazione della Bibbia; le discussioni sui temi della guerra, degli abusi, della solidarietà e giustizia; i concerti fino a tarda notte…
Tra i 130.000 partecipanti da tutta la Germania e dall´estero, c´erano anche tre Figlie di San Paolo: Sr. Irene, Sr. Christine e Sr. Gabriela. Il loro contributo è stato prezioso per l’esposizione dei libri e nel servizio di preghiera e dialogo.

Romania
In rumeno il libro di Tecla Merlo

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Nella Libreria Paoline di Bucarest, ha avuto luogo una tavola rotonda sul tema “Comunicatori del Vangelo nell’era digitale” organizzata dalle Figlie di San Paolo proprio per approfondire il messaggio di Benedetto XVI per la 44ª giornata mondiale delle comunicazioni sociali e per lanciare la traduzione in rumeno del libro Tecla Merlo: una vita a servizio del Vangelo di Olga Ambrosi, seguita da alcuni frammenti del film Tecla.
A questo incontro ha partecipato Padre Ioan Riba, direttore spirituale al liceo teologico cattolico Sf. Iosif di Bucarest e sr. Paula Burca fsp, traduttrice del libro Tecla in lingua rumena.
In un clima di semplicità e amicizia le persone presenti hanno avuto la possibilità di sentire l’urgenza che sfida oggi ogni credente: offrire agli uomini che vivono questo tempo «digitale» i segni necessari per riconoscere il Signore.
Nel mondo digitale, sull’esempio di Tecla Merlo, sentiamo il bisogno di “preparare nuovi sentieri che portano alla Parola di Dio”, e che esprimono con amore evangelico una particolare attenzione verso coloro “che hanno nel cuore desideri di assoluto e di verità”.

Informazione 2

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São Paulo, 21 maggio 2010

Carissime sorelle,

non possiamo chiudere questo incontro e la nostra ultima informazione senza un profondo ringraziamento a tutte voi che ci avete accompagnato con tanto affetto e abbondante preghiera. Ce lo avete dimostrato in molti modi, e fatto sentire attraverso i numerosissimi messaggi.

Un grazie molto speciale al Governo generale e a sr. Battistina Capalbo, che ha condotto l?incontro con grande sapienza e che lascia il Continente Americano ?con un cuore più missionario?.

Un grazie particolare alla Provincia del Brasile per l?accoglienza, l?ospitalità generosa, le premure.

E grazie a ognuna delle partecipanti che ha contribuito perché la grazia di Dio raggiungesse tutte.

In questi ultimi giorni, dopo aver riflettuto sui tanti contenuti ricevuti e su come condividere energie e risorse, progettando itinerari comuni per rispondere ai molteplici appelli di Dio, abbiamo attraversato un momento di crisi.

È successo quando ci disponevamo a elaborare percorsi a livello continentale. Ma il nostro cuore ?latino? è un cuore ?missionario?? e non ci siamo fermate. Lo Spirito ha fatto irruzione nelle crepe della nostra crisi, e siamo state illuminate dalle parole del Fondatore: ?Voi non avete una particolarità nella Chiesa; avete un senso di universalità… L?universalità! Non avere la testa gretta, piccola, che vede soltanto il proprio buco. Sentire e cercare anche fra casa e casa di aiutarsi…?. E così abbiamo maturato importanti scelte di solidarietà e di comunione, in tutti gli ambiti della nostra vita.

Abbiamo aperto l?ultima giornata del nostro incontro con una commovente azione di grazie, condividendo tutto quanto il Signore ci ha donato di vivere e realizzare qui. Ogni sorella è stata strumento di luce per le altre. Tutto il cammino di questo tempo è stato racchiuso in un piccolo documento, che testimonia il felice raggiungimento degli obiettivi previsti.

Sr. M. Antonieta Bruscato, nella conclusione dell?incontro (Guidate dallo Spirito, ritroviamo ?nella città? profezia e comunione solidale) ci ha ricordato, prima di tutto, che siamo qui perché il Signore ci ha amato gratuitamente e ci ha costituite discepole-missionarie. Sr. M. Antonieta ci ha esortate a lasciarci condurre dallo Spirito ?per poter essere costruttrici di comunità di vere discepole, che il Maestro riconosce, ama, continuamente invia?.

La superiora generale ha molto insistito sul tema dell?unità tra noi: ?Volerci bene e operare in comunione solidale qualificherà la vita, rinvigorirà lo slancio apostolico, moltiplicherà la creatività, attirerà giovani alla sequela del Maestro…?.

Tutto questo ci permetterà di realizzare con successo il cammino di ridisegnazione del Continente Americano.

Abbiamo avuto anche la gioia di avere con noi, in questa ultima giornata, il cardinale di São Paulo, Dom Odilo Pedro Scherer, che ci ha rivolto parole molto appropriate al momento che viviamo: ?Siamo chiamati nella Chiesa di questo continente a dire a tutti che Cristo è la via, la verità e la vita. Il mondo è cambiato, è cambiato anche il nostro continente, ma noi dobbiamo continuare ad annunciare Gesù Cristo, e Lui solo. È necessario cambiare tante cose, ma rimane essenziale il ripartire da Lui?.

La sua ansia pastorale ha toccato profondamente la nostra anima missionaria: ?La nostra preoccupazione non deve essere solo quella di portare la Parola a quanti sono nella Chiesa: dobbiamo andare incontro a tutti gli altri, a quelli che non vengono da noi. Ciò che abbiamo ricevuto, dobbiamo condividerlo con il mondo. La Parola di Dio è per tutta l?umanità, non solo per qualcuno?.

E ha terminato con una espressione molto significativa: ?Una comunità ricca di vita cristiana sarà piattaforma di molte vocazioni?.

Una solenne Eucaristia, presieduta dal cardinale e concelebrata, tra gli altri, da padre Valdecir, superiore provinciale della Società San Paolo, ha concluso il nostro incontro. Con noi, a ringraziare Dio, c?erano tutte le sorelle delle comunità di ?Città Regina?. Un?occasione propizia per riconsegnare al Signore il Continente Americano e presentare all?altare il Progetto di ridisegnazione appena elaborato, chiedendo a Dio la forza di portarlo ad attuazione.

Dom Odilo ci ha congedate con la benedizione solenne ?degli apostoli?. Ora possiamo andare. Gioiosamente, con il cuore pieno della Parola e ?profezia nello sguardo?.

Grazie a tutte. Con grande affetto.
 

sr. Iris Pontim
e sr. M. Rogeria Bottasso

Informazione 1 – Ridisegnazione delle presenze (Continente Americano)

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Carissime sorelle,

eccoci a voi anche con la tradizionale informazione cartacea, che ci consente di entrare ancora più profondamente nel cammino che stiamo percorrendo e condividerlo con voi, che sentiamo molto presenti anche grazie ai numerosissimi messaggi di augurio, di preghiera, di incoraggiamento, che ci arrivano attraverso il sito istituzionale e via e-mail.

Oggi si è aperta, per così dire, la seconda tappa del nostro itinerario, quella che ci porta decisamente ad acquisire luci comuni per ridisegnare i nostri progetti di circoscrizione e, soprattutto, ad elaborare il progetto del continente americano. È utile, per questo, ripercorrere con voi quanto abbiamo già vissuto.

Accolte dalla impeccabile e generosa ospitalità delle sorelle brasiliane, ci siamo subito immerse nella loro realtà, visitando la “Centrale Paolina”, la nuova struttura che ospita, in due edifici, i settori centrali di apostolato e tre comunità, compresa quella del governo provinciale. Abbiamo goduto per l’organizzazione apostolica e per l’impegno condiviso di sorelle e laici.

Ottima premessa, questa, per iniziare in comunione di intenti il nostro incontro, lasciandoci illuminare dallo Spirito Santo che, insieme, stiamo invocando con forza perché realizzi in noi la sua Pentecoste.

E allo Spirito si è riferita sr. M. Antonieta Bruscato nella sua relazione introduttiva, invitandoci a un ascolto “sapiente” per cercare «la “giusta direzione”, certe che il futuro sta nascendo già nel presente, ed è vivo nel desiderio più volte espresso di un progetto che faccia crescere la nostra vita e ci dia di generare vita». Questo progetto, ha ribadito la superiora generale, dovrà essere ispirato dal Signore, fondato sulla Parola, teso a ridisegnare, la vita spirituale, la formazione, la vita comunitaria, la missione, seguendo la pedagogia dei piccoli passi. E tutto questo, in costante dialogo con la realtà del mondo e dell’umanità di oggi.

In questo spirito abbiamo presentato in assemblea la sintesi della ricerca approntata a livello di circoscrizioni sulle tendenze emergenti nel contesto socio-culturale-religioso-comunicazionale in cui viviamo e operiamo. Tante le sfide emerse, molti i bisogni che interpellano la nostra comunione, la nostra sollecitudine apostolica, la nostra responsabilità storica. Come continuare a essere presenze significative e profetiche là dove siamo? Come condividere energie e risorse, progettando itinerari o almeno strategie comuni per rispondere agli appelli di Dio?

Molti provocazioni, al riguardo, sono venute dalle consigliere generali e dall’economa, che hanno rivisitato i diversi ambiti della vita paolina (la spiritualità e la pastorale vocazionale, la formazione e la vita comunitaria, la comunicazione, la missione, la condivisione del carisma con i laici, l’economia), spingendoci ad andare oltre, a coltivare una sempre più profonda vita interiore, ad aprirci a nuove modalità apostoliche, a entrare con decisione nel mondo delle nuove tecnologie, a nutrire una grande simpatia per il futuro e quindi per i giovani, ad amministrare saggiamente, a osare cammini inediti di comunione e di collaborazione con i laici.

Il cammino di questi primi giorni è stato ulteriormente illuminato, venerdì 13 maggio, dalle relazioni del prof. Daniel Seidel, dottore in scienze politiche, e del gesuita Mario F. Miranda. L’analisi dell’odierna congiuntura in cui si trovano i diversi paesi dell’America Latina e del Caribe, fatta con competenza e rigore dal prof. Seidel, è stata in qualche modo completata e arricchita da p. Miranda che, presentando un ampio spaccato della vita ecclesiale nel continente americano, ha evidenziato le sfide che oggi si aprono all’azione evangelizzatrice della Chiesa, nel dopo-Aparecida e di fronte ai profondi mutamenti socio-culturali che stanno interessando i paesi di questo continente.

È stato, per noi, un interessante “viaggio”, soprattutto nella multiforme realtà dell’America Latina, dove la Chiesa si confronta sul binomio “discepoli-missionari” e ricomincia dalla missione.

Molte altre cose andrebbero dette… Per questo, vi rimandiamo alle relazioni dei nostri due ospiti, che trovate nella sezione “risorse” del pagina del sito istituzionale dedicata alla “ridisegnazione”.

Come si pongono le Figlie di San Paolo di fronte a queste sfide? Come viviamo e annunciamo Gesù Cristo in questo continente? Le risposte ci sono venute dalla presentazione fatta oggi, dalle superiore di circoscrizione, della realtà di ogni provincia e delegazione, delle ridisegnazioni già attuate e in atto, delle proposte da condividere circa probabili cammini comuni.

I tempi sono maturi per cominciare a “disegnare”, in questa oasi di “Città Regina”, le coordinate di un Progetto di ridisegnazione a livello continentale…

Sorelle carissime, abbiamo bisogno, più che mai, del vostro sostegno, della vostra vicinanza, della vostra preghiera. Grazie.

Vi ricordiamo che sul sito www.paoline.org, alla pagina “ridisegnazione”, potete trovare il programma dell’incontro, i nomi delle partecipanti, i testi delle relazioni e altre risorse, le foto e l’informazione quotidiana. Tutto ciò vi consentirà di seguirci più da vicino.

Un saluto cordiale da tutte noi. Con tanto bene,

sr. Iris Pontim e sr. M. Rogeria Bottasso

São Paulo, 16 maggio 2010


United Kingdom
Evento ecumenico

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Nella città di Liverpool, le Figlie di san Paolo in pieno spirito ecumenico, a sottolineare il forte legame tra cattolici e anglicani, in collaborazione col Pauline Media Centredi Bold Street, hanno presentato il nuovo libro di Lady Grace Sheppard: “Living with Dying”. 

Lady Grace ha raccontato il suo legame di amicizia e il suo dolore per la perdita del marito, il compianto vescovo anglicano David Sheppard.

Rispondendo alle molte domande dei presenti, ha spiegato che vivere con un morente può essere un momento di grazia, di profonda intimità, di gioia e di coraggio.
L’organizzazione di un così grande evento è stato molto apprezzato, evidenziando la presenza e il lavoro della missione paolina sul territorio. 
 

Portugal
La visita del Papa

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La visita di Papa Benedetto XVI in Portogallo si è svolta dall’11 al 14 maggio. Egli è venuto come pellegrino a Fatima, nel decimo anniversario della Beatificazione di Giacinta e Francesco Marto.
Ha attraversato il paese dal centro al Nord trascinando una vera moltitudine umana. Nella profonda crisi in cui ci troviamo, «non solo economica, ma culturale e spirituale», tutti avevamo bisogno di «una parola di incoraggiamento e di stimolo».
Anche lui peró, in mezzo alla tempesta che colpisce la barca di Pietro, aveva bisogno di incontrarsi con la Madre di Gesú e avere una volta in piú la conferma che Dio accompagna la sua Chiesa. Lisbona, Fatima e Porto sono state lo scenario delle «impressionanti moltitudini umane» che si sono movimentate per ascoltare la parola del Pastore universale.
Sono state celebrazioni emozionanti, piene di allegria, di entusiasmo per la semplice presenza del Papa con il suo sorriso aperto e disarmante, la sua parola di speranza indicando vie di fedeltà a Cristo e apertura al dialogo con la società nella quale viviamo. A tutti ha chiesto di «imparare a stare in mezzo al mondo»: nella famiglia, nella cultura, nella politica, nell’attivitá sociale, come presenza irradiante di prospettiva evangelica.
Si è rallegrato con i giovani Io Credo per la testimonianza che danno a Cristo. Alle persone di cultura ha parlato della veritá e della bellezza come servizio che la Chiesa presta alla societá aprendo orizzonti nuovi di grandezza e dignitá. Ai sacerdoti e consacrati/e ha parlato di fedeltà e lealtà nella propria vocazione, come discepoli di Cristo. «La fedeltà nel tempo è il nome dell’amore: un amore coerente, vero e profondo a Cristo».
Ha chiesto agli agenti della pastorale sociale di mantenere la differenza nel modo di andare incontro ai bisogni rispettando la dignità della loro persona, difendendo la vita umana. Ha affermato che il servizio della carità, fin dai primordi della Chiesa è carisma dei laici, di tutti quelli che hanno un cuore che vede le necessità e agiscono di conseguenza, come il Buon Samaritano del Vangelo.
A Porto, diocesi in missione, Benedetto XVI ha invitato i cristiani a «essere preoccupati di quelli che non hanno fede, a dar sempre ragione della loro speranza, dire perché credono, sempre pronti a dialogare senza imporre nulla… anche se siamo pochi, siamo il sale della terra». Ha apprezzato e incoraggiato il piano dei Vescovi nell’area dell’impegno sociale, nella formazione del clero, chiedendo di essere sempre più pastori del popolo di Dio.
Il punto culmine e meta del pellegrinaggio è stato il santuario di Fatima: la preghiera del rosario nella cappellina delle apparizioni, mentre la piazza era illuminata dalle candele e dalla fede di 500.000 pellegrini. Nell’omelia del giorno 13 il santo Padre ci ha sorpresi tutti, affermando che «nella sacra scrittura Dio appare sempre alla ricerca di un giusto per salvar la città umana, lo stesso fa qui a Fatima: il messaggio di Fatima non è ancora concluso. Noi chiudiamo la porta, e Dio apre la finestra del cielo».
E adesso che il Papa è tornato a Roma, chi ha il coraggio dell’amore puó rispondere: sí, santo Padre, il messaggio continua oggi nella storia illuminandola, orientandola nei disegni di Dio; continua nella piccola storia di ognuno di noi, di chi accoglie la sfida di impegnare la sua vita per la salvezza della cittá umana.

Italy
44ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (Premio Padre Cantalamessa)

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A Padre Raniero Cantalamessa il Premio Paoline Comunicazione e Cultura 2010.

Con questo momento celebrativo si è concluso martedì 11 maggio 2010, l’annuale Convegno organizzato in occasione della Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali (16 maggio 2010).

Per la prima volta da quando si celebra la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, la diocesi di Roma, le Paoline, l’Università Lateranense, la Cei, l’Azione cattolica di Roma, il quotidiano Avvenire e l’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) del Lazio hanno lavorato insieme per vivere un momento di riflessione sul tema proposto da Benedetto XVI per questa 44a Giornata Mondiale delle Comunicazioni 2010: “ll sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola”.

L’evento si inserisce nelle iniziative della Settimana della Comunicazione, una formula di preparazione e di approfondimento della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, attuata a livello nazionale da Paolini e Paoline in linea con il Direttorio CEI Comunicazione e Missione.

Il Premio “Paoline Comunicazione e Cultura”

Viene conferito, con cadenza annuale, a quegli operatori dei media, registi, giornalisti, scrittori, artisti, cantanti, o associazioni culturali che si segnalano per aver dato la migliore espressione concreta, con un’opera o una attività, al messaggio del Papa per la Giornata delle comunicazioni sociali.