Giornata mondiale della Radio 2020

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Il valore della diversità è al centro di questa Giornata 2020, promossa dall’Unesco, l’agenzia dell’Onu per l’educazione, la scienza e la cultura.

Il primo messaggio trasmesso dalla Radio dell’Onu, risale al 13 febbraio del 1946. Sono passati oltre 70 anni da allora, densi di cambiamenti nella comunicazione e nella tecnologia fino all’avvento di Internet e alla conseguente rivoluzione digitale, che ha investito tutti i media. Tra questi la Radio resta – ricorda l’Unesco – “un potente mezzo per celebrare l’umanità” e “costituisce un’importante piattaforma di democrazia”.

A livello globale, nonostante non ne abbiamo la percezione, rimane infatti “il mezzo di comunicazione maggiormente utilizzato”, rivitalizzato anziché penalizzato dalla rete. Una “capacità unica di raggiungere il pubblico” – che sottolinea la presidente dell’Unesco, Audrey Azoulay – “può plasmare l’esperienza della diversità della società, consentire a tutte le voci di potersi esprimere, essere rappresentate e ascoltate”, tutto ciò in un mondo attraversato da forti spinte disgregatrici della pacifica e solidale convivenza dei popoli.

La radio ancora oggi, esercita un ruolo importante di aggregatore, di promotore di valori e principi democratici condivisi.