Trovare Cristo attraverso i libri

Piermaria Kondo Rumiko, fsp

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Sono Piermaria Kondo Rumiko. Figlia di un falegname, sono nata nella prefettura di Ehime, nel nord-ovest dell’isola di Shikoku. La mia famiglia professa le fedi tradizionali del Giappone. Quando sono nata, i miei genitori mi hanno offerta al Tempio, come la maggior parte dei giapponesi e io, da bambina, il primo giorno del nuovo anno andavo sempre al Tempio shintoista. Durante l’infanzia seguivo la fede della nonna, molto devota alle regole shintoiste e buddiste: pregava Buddha ovunque trovasse una delle sue statue, alimentando in me un profondo amore verso Dio.

Poiché amavo leggere, frequentavo una libreria. Andavo lì per trovare qualche libro da leggere e un po’ di tranquillità, ma anche stimoli per la mia vita. Ho scoperto così un libro di Carl Hilty, For Sleepless Nights, zeppo di citazioni bibliche. Dai versetti del Vangelo ho ricevuto tanta consolazione, e allora ho iniziato a leggere la Bibbia.

Mi sono resa conto che Gesù non mi avrebbe mai abbandonata, qualunque cosa fosse accaduto alla mia vita. Ne ho avuto conferma leggendo il Vangelo di Giovanni: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò» (Gv 6,37).

Attraverso, poi, i versi di una canzone in voga presso i protestanti: «Maestro, ogni offerta d’amore è gravosa e dolce», mi è sembrato di sentire la chiamata di Gesù. Iniziai a frequentare una chiesa protestante e pian piano nacque in me il desiderio di dedicarmi al Signore per tutta la vita. Misi a parte il Pastore di quanto sentivo, e lui mi suggerì di andare in una chiesa cattolica perché quella protestante non è organizzata ad accogliere persone che intendono seguire una vita di speciale consacrazione.

Un giorno ho incontrato una signora che lavorava alla reception di una chiesa cattolica. Questa donna è diventata, in seguito, la mia madrina. Ho parlato con lei del mio desiderio di essere una religiosa, e lei mi ha guidata e incoraggiata. Dopo due anni di catechesi e di formazione cristiana, ho ricevuto il battesimo. Sono diventata cristiana a 24 anni, dopo un periodo di difficoltà personali e di malattia.

La mia madrina aveva due amiche tra le Figlie di San Paolo. Ho potuto così conoscere la bellezza della vocazione paolina. La testimonianza di quelle suore mi ha fatto capire dove il Signore mi stesse chiamando. Sono entrata così in questa “mirabile” famiglia religiosa.

Per me la fede è stata una grazia e la vocazione mi ha reso felice. Anche se i miei genitori non condividevano la mia scelta, mi hanno lasciato andare e nel 2012 ho emesso i voti perpetui. Non ho mai sentito il bisogno di convertirli, perché la fede è una grazia, e sono sicura che anche loro credono in Dio, anche se lo adorano in modo diverso.

Oggi mio padre non c’è più. Il mio unico fratello fa ancora fatica a comprendere la mia scelta, e così mia madre, ma, per l’amore che nutre per me, continua a dirmi di essere felice della mia vocazione.

Piermaria Kondo Rumiko, fsp


Allegati