Messaggio Finale 2018

35° Incontro dei Governi generali della Famiglia Paolina

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L’Evangelii Gaudium interpella la Famiglia Paolina.
Le sfide della famiglia e della tutela del creato.

 

Carissime sorelle e carissimi fratelli,

vi raggiungiamo da Ariccia al termine del XXXV Incontro annuale dei Governi generali della Famiglia  Paolina.  Ringraziamo  il  Signore  per  avere  avuto  ancora  una  volta  la  possibilità  di ritrovarci insieme per riflettere, interrogarci e incoraggiarci a vicenda al fine di poter rispondere al mandato universale di annunciare il Vangelo della gioia alle donne e agli uomini del nostro tempo seguendo  lo  stesso  cammino  della  Chiesa  tracciato  dal  Magistero  di  papa  Francesco.  E  di rispondervi secondo la nostra comune missione della comunicazione lasciataci in eredità dal nostro Fondatore, declinata secondo i singoli carismi di ogni Congregazione. Abbiamo vissuto giorni di intensa comunione che, nelle parole introduttive di don Valdir José De Castro, Superiore generale della Società San Paolo, deve sempre caratterizzare i rapporti all’interno della Famiglia Paolina, affinché essa diventi sempre più attraente e luminosa.

Abbiamo dato, innanzitutto, il benvenuto alle sorelle dei nuovi Governi delle Pie Discepole e delle Suore Pastorelle, che raccolgono proprio in questi mesi il testimone di guidare nel prossimo sessennio le loro Congregazioni verso le mete tracciate dai rispettivi Capitoli generali.

Suor Regina Cesarato PDDM e don Armando Matteo, le cui relazioni sono disponibili sul sito www.alberione.org, parlando della famiglia e del creato hanno sottolineato alcuni aspetti decisivi per rendere l’umano più umano: la diversità come elemento positivo inscritto da Dio nella creazione e, quindi, nell’umanità; la necessità dell’uscire da sé per vivere l’amore (sponsale ma anche nei nostri  rapporti  fraterni)  in  senso  pieno;  il  recupero  della  dimensione  “artigianale”  nel  “fare famiglia” (AL n. 16) e nello sviluppare relazioni educative, che portino alla dimensione adulta nei più svariati ambiti (famiglia, scuola, formazione religiosa, ecc.). Questo tanto più nelle circostanze attuali, in cui si sta realizzando un grande mutamento antropologico, causato da quella che papa Francesco chiama rapidación (LS n. 18), neologismo che indica la velocissima evoluzione della tecnica e della visione di sé dell’uomo.

Il video di una conferenza del missionario comboniano padre Alex Zanotelli (il cui link potete trovare sempre sul sito) ha evidenziato come alcuni temi forti siano profondamente interconnessi e richiedano una risposta ferma da parte di tutti, in particolare dei battezzati e, tra questi, noi consacrati. Ci riferiamo, in particolare, a una finanza disumana e ormai fuori controllo, al superpotere delle banche e alla conseguente crisi della politica a livello mondiale, al fiorente commercio delle armi, al traffico di rifiuti tossici, a un consumismo sfrenato e vorace, alla povertà di vastissime zone geografiche, alle innumerevoli guerre, al grande flusso migratorio in atto verso l’Europa e al grave e accelerato degrado ambientale.

Sentiamo, a partire da queste provocazioni e dai lavori di gruppo che ne sono seguiti, che da parte nostra, sia individualmente che a livello di Circoscrizioni e di Congregazioni, sia urgente prenderci degli impegni concreti. Ve ne elenchiamo alcuni, in modo che possiate condividerli con noi:

– una  maggiore  attenzione  verso  il  creato,  assumendo stili di vita più rispettosi dell’ambiente, capaci di saper distinguere il necessario dal superfluo, utilizzando in modo parsimonioso l’energia elettrica, il cibo, i combustibili fossili e l’acqua, facendo ad esempio il minor uso possibile di materiale non biodegradabile come la plastica;

– un’attenzione maggiore a come vengono investiti i risparmi delle nostre Congregazioni sia a livello centrale che locale, in particolare ad accertarci che il denaro depositato in banca non sia investito in aziende che abbiano comportamenti eticamente riprovevoli

(quali la produzione di armi, rifiuti tossici, prodotti chimici contrari alla vita, ecc.) o in fondi di investimento e titoli derivati che vadano ad alimentare una finanza ipertrofica e prepotente;

– coinvolgerci  maggiormente nei forum pubblici, sia ecclesiali  che  civili,  dove  si dibattono temi inerenti alla giustizia, alla pace e alla salvaguardia del creato;

– essere animatori, con il nostro apostolato specifico, nel dare sempre maggior rilievo alla famiglia, come primario luogo dell’umano e della trasmissione della fede, e alla tutela del creato, sensibilizzando i nostri uditori a questi temi decisivi per il futuro della creazione.

Questi punti ci sembrano coerenti con le cinque funzioni della povertà paolina: rinunciare a un’amministrazione indipendente, produrre col lavoro assiduo, conservare le cose che si hanno in uso, provvedere ai bisogni che vi sono nell’Istituto, edificare correggendo l’avidità dei beni.

Riguardo al Corso di formazione sul Carisma della Famiglia Paolina, ormai giunto alla sua 21a edizione e unico nel suo genere a livello mondiale, desideriamo condividervi l’auspicio di una sempre più numerosa partecipazione di fratelli e sorelle. Si spera anche che il Corso diventi un luogo di ricerca, approfondimento e confronto tra docenti di aree tematiche comuni.

Ricordiamo anche che quest’anno sarà ricco di avvenimenti per la Famiglia Paolina: l’Intercapitolo della Società San Paolo, il 5° Capitolo generale delle Suore Apostoline, il Convegno internazionale dei Cooperatori Paolini, il Centenario della morte di Maggiorino Vigolungo e l’80° anno di fondazione delle Suore Pastorelle. Invitiamo tutti a seguire con la preghiera lo svolgersi di queste tappe, perché siano autentici  eventi  dello  Spirito  che  aprano  le  nostre  comunità  alla dimensione della profezia.

Ma un altro grande evento della Chiesa universale ci accompagnerà durante questi mesi: il Sinodo dei Vescovi sui giovani. A questo proposito vi anticipiamo con grande entusiasmo che, in piena sintonia con questo evento e convinti dalla bellezza della vocazione paolina, abbiamo deciso di indire un anno vocazionale dal 25 gennaio 2019 al 25 gennaio 2020.

Grati al Signore per quanto ha seminato in noi in questi giorni e con un senso di nostalgia per l’assenza della componente laicale della Famiglia Paolina, a cui ci piacerebbe ovviare per il futuro, desideriamo augurare in particolare a tutti i nostri Cooperatori sparsi nei cinque continenti che possano vivere sempre più in profondità la  straordinaria  ricchezza  della  grazia  di  Dio  per annunciare con ardore il Vangelo della gioia ad ogni creatura.

Vi salutiamo con affetto, in Cristo Maestro. Ariccia, 10 gennaio 2018

 

LE PARTECIPANTI E I PARTECIPANTI
AL XXXV INCONTRO DEI GOVERNI GENERALI
DELLA FAMIGLIA PAOLINA

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