INDIA
La penna per difendere donne umiliate e abusate

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C’è stata la tragica storia di una donna nello stato indiano di Kerala a scuotere la vita di sr Lissy Maruthanakuzhy, 67 anni, delle Figlie di San Paolo, da cinquanta impegnata ad annunciare il Vangelo soprattutto, ma non solo, con il servizio di apostolato nei mass media. «Nel febbraio scorso abbiamo celebrato in comunità il Giubileo della vita consacrata con preghiere, riflessioni, condivisione fraterna, doni reciproci, in un’atmosfera di entusiasmo e gratitudine», racconta ai media vaticani: «Mentre gioivo di essere una donna consacrata, una vocina diceva dentro di me: che dire delle donne impegnate nei lavori più umili, di quelle abusate, che lottano per la sopravvivenza o per un briciolo di riconoscimento e dignità?».

Nei momenti in cui si vivono le contraddizioni di una vita che può sembrare confortevole, riemerge il bisogno di autenticità della vocazione: «Come suora paolina, ho imparato dal beato Giacomo Alberione che la penna è più potente della spada: il mio desiderio immediato è stato continuare a scrivere, portare alla luce le loro storie, ma anche sostenerle nell’emancipazione e nella promozione sociale».

Dalla parola scritta al video, il fine ultimo di sr Lissy è sempre donare l’amore di Cristo a chi non lo conosce.