Vi racconto la mia terra con il cibo

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C’è tutto un mondo dietro un piatto: la storia personale di chi lo crea, i valori che il cibo veicola, la tradizione e la cultura che esprime e, naturalmente, i sapori e i profumi della terra da cui gli ingredienti provengono. È un principio che vale per i cuochi famosi, ma anche quando dietro ai fornelli c’è chiunque di noi, spinto non solo dal bisogno di riempire lo stomaco, ma di trasmettere attraverso un pasto amore, cura e gioia di condividere.
 
La storia di Victoire Gouloubi incarna tutto questo. Nel panorama degli chef, Victoire Gouloubi, 35 anni, originaria di Brazzaville nella Repubblica del Congo, rappresenta una perla rara: donna, in un mestiere ancora molto maschile; africana, con un diploma professionale italiano. Tenace e grintosa «come mia madre», dice, ha faticato per salire tanti gradini, dalla gavetta in cucina al ruolo di executive, cioè di responsabile della squadra di cuochi, fino alle collaborazioni con chef stellati e al ruolo di prima chef africana in Expo. Victoire è una chef italiana d’adozione, che ama il métissage nei piatti con i profumi della sua terra.