È uscito un nuovo volume dell’Opera Omnia Alberioniana, della serie Alle Figlie di San Paolo, che raccoglie la predicazione del Beato Giacomo Alberione Alle Figlie di San Paolo nell’anno 1958. Nel 1958, il Fondatore sollecita a nuove aperture apostoliche e accompagna con la parola sapiente e illuminata, i primi Convegni delle libreriste, delle propagandiste, delle addette alla San Paolo Film.
In queste occasioni, apre prospettive attualissime alla collaborazione con i laici: «Voi faticate fin troppo individualmente. Vorrei che faticaste un po’ a suscitare delle apostole e degli apostoli… Cercare collaboratori che aiutino. Vorrei che si pregasse molto per questa intenzione: non solo essere apostole, ma fare delle apostole! Chiedere questa grazia in tutti gli Esercizi dell’anno» (Convegno della San Paolo Film, I).
Attraverso la predicazione, il Fondatore sottolinea gli elementi della “mistica apostolica” vissuta dall’apostolo Paolo, alla quale ogni Figlia di San Paolo è chiamata. Insiste su: «Vivere in Cristo, come egli si è definito: Via, Verità e Vita» (med. 3, p.43). L’apostolato è considerato da Don Alberione in termini di luce e la Congregazione è il luogo da cui si irradia tale luce. Nella misura in cui l’apostola si apre al Signore, presente nella Parola e nell’Eucaristia, si lascia trasformare in Lui, lo per annuncia con ogni strumento della comunicazione.
Riecheggiano in questi temi, i contenuti del Documento del 10° Capitolo generale delle FSP, specialmente dove si guarda all’apostolo Paolo come colui che si identifica con il messaggio che porta (cf DC 11) e dove viene sottolineato l’alto ministero che il Maestro ci ha affidato: «In quanto Istituto docente dobbiamo essere la luce; la città posta sul monte a cui tutti guardano!» (cf DC 14).

