È nato l’Osservatorio sul rispetto della libertà religiosa nel mondo

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L’Osservatorio, oltre che avviare processi di studio e analisi, monitorerà le condizioni delle minoranze religiose nel mondo per rafforzarne la tutela e formulerà proposte di sensibilizzazione. A presiederlo sarà Salvatore Martinez, presidente della fondazione vaticana “Centro internazionale Famiglia di Nazareth”.

«Gli atti barbarici di cui siamo vittime nel Medio Oriente – commenta monsignor Paul Gallagher, segretario per i rapporti con gli stati della Santa Sede – precedono l’Isis. I cristiani e le altre minoranze si sentivano già cittadini di serie B». La missione ora dev’essere quella di «difendere i diritti umani di tutti, indipendentemente dalla fede e provenienza». Per secoli i cristiani hanno convissuto fianco a fianco con altre fedi nelle regioni mediorientali. Il pluralismo religioso, in quelle aree, «non è qualcosa da importare o imporre, ma è una realtà da riconoscere». In Iraq, ad esempio, il problema non sarà tanto «ricostruire gli edifici, quanto ricreare le condizioni sociali, economiche e politiche per mettere di nuovo le fondamenta per una coesistenza pacifica». La presenza cristiana è «essenziale per il Medio Oriente, mosaico di diverse persone e religioni. Perché senza i cristiani e le altre fedi se ne perde l’identità».